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Questione di umiltà: Spalletti e la Roma a lezione da Inzaghi
INZAGHI SPALLETTI UMILTÀ – Ha vinto la Lazialità. I valori di…
Pubblicato il 5/04
INZAGHI SPALLETTI UMILTÀ – Ha vinto l’umiltà. Ha vinto il sacrificio. Di chi cammina con il profilo basso, pur conoscendo le sue forze. E con la testa alta, con gli occhi verso il cielo. Che questa mattina non poteva non essere bianco e celeste. Come nelle favole. Quelle più belle. Con il lieto fine, in cui i deboli – o almeno considerati tali in partenza – ottengono il successo. Si prendono le luci della ribalta, ai danni di chi si è autocelebrato più forte. Senza alcuna magia o incantesimo. Ma con tanta voglia, con tanto lavoro e con un popolo immenso alle proprie spalle. Pronto a tutti. A sfidare 30 mila avversari in una notte di pioggia. Un popolo che non si tira mai indietro: “Abbiamo tutti contro – ha detto prima del match il leader della Curva Nord – ma non ci arrendiamo”. Nessuno l’ha fatto. Nè ieri nè in passato. Come vuole la storia, come vogliono i nostri avi.
INZAGHI, LA LAZIO E I LAZIALI – Perchè la storia insegna. E insegna che la Lazio difficilmente sbaglia nei momenti decisivi. Perchè ci sono partite e partite. Appuntamenti da non fallire. Giorni per entrare nella leggenda. Ieri era uno di questi. E l’Aquila ha fatto centro. Due volte. Con Milinkovic e Immobile. Ha vinto Inzaghi. Ha vinto la lazialità. Una cosa da tutti, ma non per tutti. È per chi sa soffrire. Per chi non ha paura ed è pronto a tutto per difendere i propri colori. La propria fede. La Lazialità è di chi ha scelto la via più difficile, ma più bella. Quella percorsa da chi vuole distinguersi dalla massa. Da chi ha dei valori ben precisi. Che Inzaghi è stato bravo a trasmettere alla sua squadra, alla nostra squadra. È da elogiare per aver mostrato a tutti lo spirito di Piazza della Libertà. Di chi non si arrende, nè nasconde. Mal tempo stesso è realista. “La Roma è forte ed è la favorita – aveva annunciato prima dell’andata – ma io mi fido dei miei ragazzi”. Rispetto e umiltà. Prima di tutto. Parole da signore, da laziale vero.
LEZIONE DI VITA – Rispetto e Umiltà. Parole forse sottovalutate dalle parti di Trigoria. Da sempre. Perchè se la Roma è fuori da tutte le coppe, nonostante partisse da favorita, un motivo ci sarà. E non può non fare mea culpa. Perchè stavolta l’ha fatta grossa. A partire dal derby d’andata. Da Strootman – che invece di esultare con i compagni – preferisce tirare l’acqua a Cataldi. Per arrivare alle ultime parole di Spalletti: “Abbiamo il 60% di possibilità di passare, siamo convinti di farcela“. Senza dimenticare il video di Nainggolan, in cui rivelava la sua profezia: “Con la Lazio, in semifinale, vinciamo sia l’andata che il ritorno“. C’è andato vicino. Ma in finale ci va la Lazio. La superbia, la strafottenza e la presunzione della Roma va casa. Una lezione di calcio? Non proprio. Una lezione di vita? Assolutamente sì.
Riccardo Caponetti
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