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JANICH: “Era ora che la LAZIO sfornasse giovani talenti”
NOTIZIE SS LAZIO – Franco Janich ricorda la Coppa Italia vinta nel 1958 proprio contro la Fiorentina…
NOTIZIE SS LAZIO – «La vittoria per 4 a 2 a Firenze non è stata cosa facile. Mi ricorda tanto la vecchia Coppa Italia che vinsi io nel ’15-’18 (1958, ndr) proprio contro la Fiorentina. Mi ricordo che giocavo contro Hamrin e ho cercato di dargli delle randellate , invece ho preso solo botte e mi sono ritrovato con una caviglia che sembravano due». Queste le parole di Franco JANICH, intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio. «Ieri ho visto la partita – continua l’ex difensore della LAZIO – è stato piacevole, c’è gente vivace. Era ora, dalla Lazio sono usciti grandi giocatori in passato, oggi deve succedere lo stesso».
La scorsa settimana è intervenuto Paolo Carosi… «Mi fa piacere, Paolo è un mio carissimo amico, ha iniziato a bere il vino rosato insieme a me! Ma questa non è una colpa, sono i piaceri della vita».
Ieri Tassotti ha ricordato la Coppa Italia vinta da lui con la Primavera della Lazio… «Voglio vantarmi di una cosa: Tassotti l’ho consigliato io a Lovati a portarlo in prima squadra. Ma grazie alle qualità sue, non per merito mio, ho dato questo tipo di suggerimento».
Ci ricordiamo di un Franco Janich dirigente ma anche di un commentatore eccellente... «Sicuramente sarà stato un mio sosia!».
Cosa ricordi della Coppa Italia del ’58? «Ti posso dire quello che era il modulo, con Primi terzino sinistro. La punta era Tozzi supportato da Bizzarri. Fumagalli era il centro aggiuntivo. Io giocavo in difesa, con Pinardi difensore centrale. I numeri non me li ricordo, prima erano diversi».
Davanti mandavate Humberto Tozzi. Che ricordi hai di questo attaccante? «Era un grandissimo giocatore, ora non c’è più, mi dispiace tantissimo. Spero che non si offenda nessuno ma ormai non siamo più in tanti ma passano gli anni e non si può essere eterni».
Il 26 maggio si ricorderà Fiorini… «Fiorini era divertente nelle sue pazzie che erano sane e allegre. Non ci ho mai giocato insieme e nemmeno contro ma lo ricordo al Bologna. Lui era di Budrio, un paesino vicino Bologna. Mi fa piacere ricordarlo e sono contento che ci sarà anche Paolo Carosio».
Domenica la Lazio affronterà il Napoli. Che partita sarà? «Ho la presunzione che le buone squadre abbiano anche delle grandi difese. La Lazio in difesa fa fatica ma nella fase costruttiva va più che bene. Ritornerà Ledesma che è un grande giocatore, ha il senso della posizione ed ha i piedi buoni. Con lui si recupera centralità, che rapportata alla gara in casa di domenica, staremo meglio tatticamente. Anche il Napoli ha un po’ di problemi in difesa ma penso ad esempio alla Juve, che ha difensori che sono come dei mastini. Possiamo far male al Napoli ma anche lui può farci male soprattutto con quel bestione di centravanti (Higuain, ndr)».
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