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Jopp Lensen si presenta alla LAZIO: “Porterò una mentalità vincente”. Poi su Hoedt…
Sarà Jopp Lensen a gestire l’Academy che sta per nascere in quel di Formello. Lotito lo ha voluto fortemente, il curriculum dell’olandese parla chiaro…
NOTIZIE LAZIO – Sarà Jopp Lensen a gestire l’Academy che sta per nascere in quel di Formello. Lotito lo ha voluto fortemente, il curriculum dell’olandese parla chiaro: anni da istruttore giovanile presso la Federcalcio olandese (KNVB) e quelli da responsabile del settore giovanile dell’Az Alkmaar e del Fenerbahce. È anche proprietario della “Ducth Football Academy”, una scuola calcio con sede centrale in Olanda che offre corsi di formazione per giovani calciatori, club e allenatori di calcio. Insomma, non è un caso che in Olanda sia conosciuto col il “Mago”. Nonostante il suo lavoro alla Lazio non sia ancora iniziato ufficialmente, nel mercato c’è già stato il suo zampino. Ecco l’intervista rilasciata al portale volkskrant.nl e riporta da Repubblica.it.
Su Hoedt
“Quando ha giocato contro l’Ajax (il 5 febbraio scorso, ndr) sembrava che avesse già 500 presenze in Eredivisie per l’autorità che ha dimostrato.Ha ancora poca esperienza? È tipico degli olandesi guardare queste cose, ma io preferisco concentrarmi sulle sue qualità: sa calciare con entrambi i piedi, ha una buona visione di gioco. Sono certo che riuscirà ad affermarsi anche in Italia e che nel giro di un anno e mezzo sarà in Nazionale. Non ho il minimo dubbio al riguardo”.
Sul progetto da attuare
“Qui le sedute sono molto fisiche, mentre le indicazioni dei tecnici sono più che altro orientate a livello mentale. E ogni allenatore ha il proprio sistema di giocare. Non c’è molta sintonia. Ogni squadra ha un allenatore, un assistente, un preparatore atletico e uno dei portieri. Ciascuno di loro si concentra solo sul proprio compito. Faccio un esempio: se sono il responsabile di migliorare fisicamente i calciatori, allora gli farò saltare degli ostacoli, correre nei cerchi e cose di questo genere. Quando vedo tutto questo penso: ma dove è il pallone”.
Sulla propria filosofia
“Dovremo andare tutti nella stessa direzione, verso una mentalità offensiva. Se non sei in possesso del pallone devi recuperarlo più velocemente possibile. Solo quando ci riuscirai potrai essere padrone del gioco. Sì, mi rendo conto che queste parole sembrino il classico romanzo olandese. Ma gli italiani con il loro approccio cosa hanno raggiunto negli ultimi anni? Prendiamo come esempio la Juventus, la squadra più importante. È un club con 90 giovani sotto contratto, che gli costano ogni anno fior di milioni. Nonostante questo nessuno è uscito dal loro settore giovanile”.
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