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Katia, la mamma di Fersini, ricorda Mirko e ringrazia la Lazio
Arrivano anche le parole del Presidente del Consiglio comunale di Fiumicino: «Ci tenenvamo a ricordare Mirko»…
NOTIZIE SS LAZIO – Ai microfoni di Radiosei è intervenuta Katia, la mamma di Mirko Fersini: «Le cose non si possono cambiare, purtroppo quello che è successo non doveva succedere, ma è accaduto. Davanti a queste cose tutto quello che viene di buono, credo debba essere accettato con piacere. Quello che è successo oggi e in tante altre occasioni, ci riempiono di gioia e soprattutto orgoglio. Mirko ha lasciato il segno come dice sempre mio marito, era un ragazzo buono, allegro e la frase che appare nel palazzetto l’ho voluta per questo motivo, perchè era un ragazzo sempre positivo, sempre pronto alla battuta e alla risata, vedeva sempre il bicchiere mezzo pieno. Un centro sportivo più di ogni altra cosa rappresenta Mirko, anche perché a Fiumicino di campi sportivi ce ne erano tre ma tutti assegnati, questo è un centro sportivo adatto a ricordare mio figlio». Mamma Katia ci tiene a sottolineare la vicinanza della Lazio: «Sono stati davvero una famiglia, abbiamo avuto dei riscontri inaspettati. Mirko era da molti anni che militava nella Lazio, i nostri rapporti con la squadra erano ridotti al minimo, molto ai margini, mai una richiesta, mai una parola di troppo. In occasione di questa tragedia si sono stretti come una famiglia, dal più piccolo fino al Presidente che è stato davvero gentile con noi. Oggi non c’era ma ci ha tenuto personalmente a chiamarci e dirci quanto era rammaricato per non poter intervenire alla manifestazione per motivi di lavoro. Tutti i compagni di Mirko sono per me una famiglia parallela, ma specialmente Inzaghi che ha sempre ripetuto di sentirlo come un figlio».
Le parole del Presidente del Consiglio comunale di Fiumicino.
«Voglio fare i complimenti a Katia, per il coraggio che ha dimostrato. Non nascondo che c’erano momenti in cui ero in difficoltà, ma ho trovato la forza nel momento di commozione che stavamo respirando nella compostezza della mamma. Quello che ha fatto l’amministrazione non è stato per scelta politica, ma ha semplicemente realizzato la volontà tutta la cittadinanza. Fiumicino ci teneva a ricordare Mirko e i figli di questa città. Purtroppo quando se ne va un giovane è un momento triste per tutta la comunità, però ha lasciato un segno, ha contribuito a far crescere questo senso di aggregazione della città ed era il minimo che potevamo fare per ricordare che la sua morte ha lasciato un segno importante per Fiumicino”.
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