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Klose non segna, ma fa segnare: un assist per rinascere

LAZIONEWS.EU – Il bomber tedesco risorge al Dall’Ara, ma il gol ancora non arriva ancora…

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Pubblicato il 18/01 alle ore 14.30

LAZIONEWS.EUKlose c’è ancora. Quasi tutti lo avevamo dato per spacciato: una prima parte di stagione deludente, zero reti alle spalle. Troppo brutto per essere vero, il tedesco è sempre stato abituato a segnare. Le poche presenze, dovuto all’infortunio alla coscia rimediato a fine estate, non hanno permesso all’attaccante di rendere al meglio. Ma ora Miroslav Klose sta tornando. Ieri con il Bologna è sembrato un altro giocatore, pronto a muoversi con o senza palla, a servire i suoi compagni o a tentare l’affondo verso il portiere.

ASSIST-MIRO – Prima con intelligenza si è procurato il calcio di rigore, realizzato successivamente da Candreva con un cucchiaio, poi ha regalato l’assist per il pareggio a Lulic. La maledizione del gol continua, ma Klose non se ne preoccupa. Come tutti i giocatori intelligenti ha capito che far segnare è altrettanto importante. Il fisico non è più quello di un ragazzino, nonostante il tedesco sia un esempio di professionalità per tutti, il tempo comincia a presentare il conto. Da bomber a assist-man, il panzer si trasforma. Sono già 3 in 11 spezzoni di partita, i suoi movimenti senza palla servono a mandare in gol i compagni. Per ora il bomber scende in campo e cerca di fare del suo meglio, ma non è ancora abbastanza per riscattarsi completamente e riconfermarsi quello dello scorso anno.

UN FUTURO LONTANO DA ROMA – Del suo avvenire nulla è certo, ma il suo agente è stato chiaro: l’ipotesi ritiro non è stata presa in considerazione.  “Non c’è nessuna decisione in merito, ma non abbiamo fretta. Piuttosto la domanda da fare è dove giocherà l’anno prossimo” ha dichiarato pochi giorni fa.  L’indecisione sul futuro alla Lazio porta nuove sollecitazioni: l’attaccante vuole che questo ultimo anno, se così fosse, non sia ricordato come quello zero alla casella gol segnati. Nella storia della Lazio ormai c’è entrato, ma come si può dire addio senza prima non aver battezzato l’ultima stagione in maglia biancoceleste? Ad oggi la voglia di campo e di assaporare la prima rete di questo 2016 e non solo, sono un mixed perfetto per la partita contro la Juventus. Si gioca il posto da titolare e la propria reputazione, il tedesco non ha ancora voglia di abbandonare: c’è ancora spazio per scrivere altre storie.

Glenda Fei

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