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KLOSE: “Sarò al 100% al Mondiale e ascolterò i consigli di Candreva…”
Il tedesco aggiunge: “Mi sento bene, ma se dovessi giocare una partita del Mondiale domani non sarei al top della forma”…
NOTIZIE SS LAZIO – “Mi sento bene, ma se dovessi giocare una partita del Mondiale domani non sarei al top della forma. Tuttavia non c’è alcun motivo di preoccuparsi. Ho bisogno di dieci giorni di allenamento e dei due test di preparazione per ottenere il ritmo gara. Allora sarò al 100 per cento”. Miroslav Klose, ai microfoni di Welt am Sonntag, parla del suo stato di forma in prospettiva Mondiale e tocca altri argomenti.
Il Mondiale è alle porte, qual è ad oggi il tuo punto debole?
“La schiena e le gambe stanno bene. Quello che mi manca è un po’ di ritmo partita. Ho bisogno di correre affinché la mia frequenza cardiaca scenda”.
Rinunci ancora all’alcool per tenerti in forma?
“Questa regola è un po’ cambiata, soprattutto da quando vivo in Italia. Se arriva un bicchiere di vino sul tavolo non mi tiro indietro”.
La preparazione atletica è fondamentale. Cesare Prandelli, dopo la Confederations Cup 2013 in Brasile, ha dichiarato che sette giocatori hanno chiesto il cambio durante una partita…
“Le condizioni climatiche in Brasile non sono ottimali. Federico Marchetti e Antonio Candreva, i miei compagni di squadra alla Lazio, mi hanno detto cosa mi devo aspettare. Servirà il massimo della concentrazione sino alla fine di ogni partita”.
Avete mai pensato di sfruttare la tattica del contropiede?
“(Ride, ndr)… In alcuni casi può essere una tattica vincente, ma non siamo molto bravi, non è la nostra filosofia”.
Parti per il Brasile convinto di una maglia da titolare o temi che qualcuno possa insidiarti?
“Aspettiamo per parlare. Un paio di settimane fa ho parlato a Roma con Joachim Loew e Hansi Flick (il vice-allenatore della Germania, ndr). Dalla mia ho l’esperienza, non c’è nessuno che ha tanta esperienza come me in questa competizione. Naturalmente io voglio aiutare la squadra una volta raggiunto lo stato ottimale di forma”.
E tu sarai così onesto che dirai a Loew di non essere al 100% della forma?
“Ripeto che è troppo presto per parlarne, ma non avrò problemi ad avere un dialogo con lui”.
Cosa ne pensi della mancata convocazione di Mario Gomez?
“Mi dispiace molto per lui. L’ho chiamato e ho cercato di rincuorarlo. Mario ha una stagione terribile alle spalle”.
Hai studiato il tuo compagno Kevin Volland?
“Si ho seguito molto la Bundesliga, Kevin ha fatto bene e mi piace molto. Gioca ovunque, anche in attacco o da esterno come ala. Deve dimostrare molto per meritare la Nazionale, la concorrenza è tanta per lui”.
La Germania ha in rosa solo due attaccanti, l’Italia ben sette. Non saranno troppo pochi?
“L’Italia ne ha di più in squadra, è vero, ma alla fine si gioca con uno o massimo due attaccanti in campo. E poi non è ancora chiaro come giocheremo noi, ma siamo al completo per quanto riguarda l’aspetto offensivo”.
Ci sono grandi aspettative sulla Germania, come si fa a gestire la tensione?
“Come giocatore della Nazionale la pressione è inevitabile, ma dobbiamo essere bravi a gestire tutto. Le pretese su di noi sono alte, ma sarebbe arrogante e presuntuoso pensare sin da ora: ‘Siamo campioni del mondo’. Abbiamo le qualità per poter andare lontano, ma senza sottovalutare gli avversari. E in particolare i sudamericani, potrebbero avere un piccolo vantaggio rispetto a noi europei”.
Molti giocatori tedeschi hanno avuto problemi negli ultimi mesi, tanti si sono infortunati.
“Anche nel 2010 abbiamo avuto qualche problema con l’infortunio di Ballak. Ma abbiamo saputo dimostrare che con una buona preparazione si può migliorare. Questo è il nostro asso nella manica, ognuno di noi è responsabile per se stesso e deve farsi trovare al meglio per il Mondiale. Nessuno in questo momento può pensare a riposare, perché in Brasile il ct Loew ha bisogno che tutti si facciano trovare al meglio”.
A 35 anni sei il leader di questa squadra, guiderai tu la Germania?
“Chiunque mi conosce, conosce il mio passato e sa quanto questo Mondiale sia il mio obiettivo. Non amo molto parlare, preferisco essere d’esempio per tutti i miei compagni”.
Dopo gli Europei del 2012, si parlò di una rivalità tra i giocatori del Bayern Monaco e quelli del Borussia Dortmund.
“Solo sciocchezze, certo è normale un po’ di rivalità quando hai lottato per settimane per conquistare il titolo tedesco. E infatti i primi giorni si è parlato di quello. Ma poi l’unico comune obiettivo è diventato la Nazionale”.
In passato, per prepararvi alle competizioni internazionali, si tenevano lezioni sportive che esulavano dal calcio. Stavolta non sarà così, che ne pensi?
“Peccato, per me erano importanti per la preparazione dei giocatori. Ho trovato molto interessante quando Reinhold Messner ci ha parlato di alpinismo, ad esempio. Per questo Mondiale dovremmo farne a meno, abbiamo poco tempo per prepararci e ci dovremmo allenare moltissimo”.
A Campo Bahia, i giocatori avranno una casa in cui alloggeranno in sei. Una nuova esperienza?
“Assolutamente. Sono curioso perchè non ho mai vissuto in un appartamento con tante persone. Guarderemo insieme le altre partite del Mondiale, sono sempre stato abituato a seguirle tutte!”.
Nel 2002 la sconfitta in finale col Brasile. Quanto è cambiato da quel Mondiale?
“Il calcio stesso è cambiato e la qualità dei giocatori. E poi adesso ci sono molti più giovani in Nazionale, di qualità, che non possono neache immaginare quanto tutto sia diverso. E’ cambiata molto la tecnologia, prima non c’erano tutti questi cellulari anche solo per chiamare a casa, non ci rendevamo conto dell’euforia che c’era in Germania per il Mondiale. Ora tutto è diverso, si viaggia con ogni tecnologia possibile!”.
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