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Klose VS Kiessling, il ‘Miro Affamato’ ritrova la macchina da gol Stefan, suo quasi erede

LAZIO-BAYER, IL FACCIA A FACCIA – I due vantano un formidabile fiuto del gol e le tante statistiche che vi mostriamo lo confermano. E quando si incontrano…

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Pubblicato il 15/08

LAZIO-BAYER LEVERKUSEN, IL FACCIA A FACCIA – L‘attesa è agli sgoccioli, la tanto agognata musichetta della Champions League presto tornerà a suonare in un Olimpico colorato di biancoceleste. L’ultima volta è stata la sfida persa contro l’Olympiakos che sancì l’eliminazione degli uomini di Delio Rossi dalla fase a gironi, poi formalizzata al ‘Bernabeu’ ormai sette anni fa. Lazio e Bayer Leverkusen si giocheranno l’accesso alla prima competizione continentale, due formazioni speculari, giovani e di talento ma che possono contare su due bomber made in Germany che di gol e di Europa se ne intendono. Parliamo di Miroslav Klose e Stefan Kiessling.

Francesco Iucca
TWITTER: @francescoiucca

LEGGENDA VIVENTE – Per il panzer biancoceleste le presentazioni sarebbero pressoché superflue. Massimo goleador della storia dei campionati del mondo con 16 reti, maggior bomber della storia della nazionale tedesca con 71, Miro è riuscito a coronare anche il sogno di salire sul tetto del mondo. Dopo la vittoria in finale con l’Argentina di un anno fa però Re Miro ha deciso di dire addio alla Nationalmannschaft, con i tedeschi (ct Loew compreso) che ancora oggi lo rimpiangono, perché di attaccanti come lui non ne fanno più. Ha allungato il contratto con la Lazio di un altro anno, ora vuole dedicarsi al biancoceleste e scrivere ulteriormente la storia anche qui, tornando a uno dei suoi amori, la Champions League. L’ultima apparizione di Miro in Champions risale al 28 settembre 2010 in Basilea-Bayern Monaco, mentre l’ultimo gol a un paio di settimane prima, proprio contro la Roma all’Allianz Arena.

IL MIRO AFFAMATO PUNTA NUOVI RECORD – Cinque anni sono passati, decisamente troppi per uno come lui, che in Europa ha giocato 88 match segnando 30 reti. Troppi anche per uno che ha esordito nella Coppa dalle grandi orecchie il 14 settembre 2004 con la maglia del Werder Brema (0-2 con l’Inter), segnando il suo primo gol il 29 settembre contro il Valencia (2-1).  Klose vuole però anche scalare le classifiche biancocelesti: ad oggi ha collezionato 141 partite con l’Aquila sul petto, segnando 56 volte (in Europa 5 gol in 14 gettoni) e nella graduatoria laziale all-time dei cannonieri è ora appaiato al nono posto con Casiraghi. Dopo aver superato Simone Inzaghi (55) nel mirino ora ci sono Renzo Garlaschelli (63) e Goran Pandev (64) e superando il macedone (impresa tutt’altro che impossibile per lui) diventerebbe il maggior bomber straniero della storia della Lazio, il settimo assoluto. Sarà un anno in cui Klose cercherà di abbattere anche il muro delle 800 partite giocate da professionista (ora sono 774 tra club e nazionale, contornate da 322 marcature). A 37 anni non chiamatelo vecchio, Miro è ancora affamato.

KIESSLING MACCHINA DA GOL – Dall’altra parte ci sarà un altro tedesco, un altro che col gol ha un feeling tutto particolare. E’ nato a Lichtenfels, cittadina del centro-sud della Germania e situata sul Meno, il 25 gennaio del 1984. Nel Bayer della gioventù e del talento è uno dei più ‘anziani’ della truppa guidata da mister Roger Schmidt, insieme a Yelldell, Hilbert e Kresic. Cresciuto prima nel Bamberg e poi nel Norimberga viene adocchiato e infine acquistato proprio dalle ‘Aspirine’ nel 2006 per 6,5 milioni di euro. Stefan è però stato subito decisivo e titolarissimo con la maglia rossonera, sin dalla prima stagione con 44 presenze all’attivo e 7 gol in tutte le competizioni. Da lì un crescendo continuo di numeri (in 9 stagioni solo due volte è sceso sotto le 42 presenze) fino alla stagione 2012-13 in cui si è portato a casa il titolo di capocannoniere della Bundesliga con 25 gol in 34 partite. Un senso del gol straordinario il suo, proprio come Miro Klose, anche di testa grazie ai suoi 191 centimetri che però non gli hanno negato di essere schierato spesso anche da ala destra. 

SIMBOLO ROSSONERO – Numeri da capogiro, che come ammesso anche dal ds Rudi Voeller, sono valsi effettivamente a Stefan la chiamata di alcuni grandi club. Ma l’ariete ha sempre declinato ogni proposta, è legato in maniera indissolubile al Bayer, qui è osannato, si sente al top e i 151 gol in 370 partite (una media di quasi 17 a stagione) ne sono la dimostrazione. In Europa ha messo a segno 15 reti in 59 caps, di cui 7 in 27 match di Champions League (tre nei preliminari dello scorso anno contro il Copenaghen). Kiessling è ormai un simbolo di Leverkusen, ma non della nazionale tedesca. Dall’esordio con la Nationalmannschaft il 28 marzo 2007 l’ora 31enne attaccante è sceso in campo in sole 6 occasioni (solo due ufficiali, nel Mondiale 2010) per 251 minuti totali (appena 24 ufficiali), senza mai curiosamente incrociarsi in campo con il bomber laziale. Sintomo di un feeling mai sbocciato con il ct Loew, che non lo ha neanche convocato per i mondiali, nonostante l’assenza di Mario Gomez e quindi di altri attaccanti oltre a Klose. Una scelta che i tifosi e i media non hanno mai condiviso, hanno sempre apprezzato Kiessling riconoscendone le grandi capacità e l’attaccamento alla maglia. Loew rimpiange Miro, ma il suo erede era ed è ancora proprio sotto i suoi occhi. Kiessling ci spera, ma intanto, nel dubbio, continua a gonfiare la rete, come Miro.

I PRECEDENTI – Detto che con la maglia della nazionale tedesca i due attaccanti non sono mai scesi in campo insieme neanche per un minuto, Klose e Kiessling si sono però affrontati in numerose occasioni nei tanti campionati di Bundesliga disputati. Sono ben 13 gli incroci andati in scena tra i due, con le maglia di Norimberga e Bayer da una parte, Werder e Bayern dall’altra. Lo score, come prevedibile, sorride al laziale che ha portato a casa la vittoria in ben 8 occasioni contro le 2 del rivale e i 2 pareggi. Pioggia di gol per entrambi, con 8 reti firmate Miro (tra cui una tripletta) e 4 targate Stefan, ma non c’è da meravigliarsi visto che quando ha visto le ‘Aspirine‘ il panzer biancoceleste ha spesso bucato la rete con 8 marcature in 23 confronti. Insomma, di una cosa bisogna star certi: tra Lazio e Bayer Leverkusen il fattore ‘K’ porterà solo gol.

– 19 Marzo 2005, 26a Bundesliga: Norimberga-Werder Brema 1-2 (22′ Klasnic, 45′ Klasnic, 69′ Kiessling)

– 15 Ottobre 2005, 9a Bundesliga: Werder Brema-Norimberga 6-2 (2′ Klose, 16′ Kiessling, 34′ 39′ Klose, 57′ Schroth, 66′ Klasnic, 80′ Borowski, 85′ Klasnic)

– 18 Marzo 2006, 26a Bundesliga: Norimberga-Werder Brema 3-1 (21′ Vittek, 36′ Schroth, 57′ Klose, 69′ Vittek)

– 19 Agosto 2006, 2a Bundesliga: Werder Brema-Bayer Leverkusen 2-1 (15′ Freier, 26′ Klose, 77′ Hugo Almeida)

– 31 Gennaio 2007, 19a Bundesliga: Bayer Leverkusen-Werder Brema 0-2 (15′ Klose, 78′ Hugo Almeida)

– 29 Settembre 2007, 8a Bundesliga: Bayer Leverkusen-Bayern Monaco 0-1 (40′ Toni)

– 22 Marzo 2008, 25a Bundesliga: Bayern Monaco-Bayer Leverkusen 2-1 (17′ 59′ Toni, 83′ Bulykin)

– 29 Novembre 2008, 15a Bundesliga: Bayer Leverkusen-Bayern Monaco 0-2 (59′ Toni, 82′ Klose)

– 4 Marzo 2009, Coppa di Germania DFB-Pokal (Quarti di Finale): Bayer Leverkusen-Bayern Monaco 4-2 (54′ Barnetta, 61′ Vidal, 70′ Helmes, 72′ Lucio, 74′ Klose, 90’+2′ Kiessling)

– 12 Maggio 2009, 32a Bundesliga: Bayern Monaco-Bayer Leverkusen 3-0 (47′ Toni, 59′ Ribery, 71′ Podolski)

– 22 Novembre 2009, 13a Bundesliga: Bayern Monaco-Bayer Leverkusen 1-1 (8′ Gomez, 14′ Kiessling)

– 10 Aprile 2010, 30a Bundesliga: Bayer Leverkusen-Bayern Monaco 1-1 (51′ Robben, 59′ Vidal)

– 17 Aprile 2011, 30a Bundesliga: Bayern Monaco-Bayer Leverkusen 5-1 (7′ aut Rolfes, 28′ 44′ 45’+1′ Gomez, 62′ Derdiyok, 75′ Ribery)

 

 

 

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