KOZAK: “Andrei anche in serie B per giocare, ma amo la Premier e la Bundesliga. Klose è il leader supremo”

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NOTIZIE SS LAZIO – Non è certo un momento facile per Libor Kozak. L’attaccante ceco, nonostante una stagione discreta nella quale è stato il capocannoniere di Europa League senza però segnare in Campionato, è finito ai margini della Lazio e le voci di mercato lo danno sempre sul punto di partenza. Lui, finora, è sempre rimasto alla Lazio: “Vale lo stesso adesso. Io rimango sempre tranquillo, e non saranno le voci che girono a farmi fare le valige”, rivela a sportovninoviny.cz. “Le voci sulla sua partenza però sono molto insistenti: “Alla Lazio è ormai consuetudine speculare sul mio futuro, sono ormai abituato e non saranno le chiacchiere a condizionarmi. Se ne riparlerà quando tutto sarà definito ed ora non è certamente così” . Per meno di 8 milioni però Lotito non lo lascerà partire: “Capisco la posizione della Lazio. Vuole ottenere il massimo dal mio trasferimento. L’importante è trovare un accordo che soddisfi tutte e tre le parti. In primo luogo, ho bisogno di sapere che intenzioni abbia la Lazio. Prima lo so, meglio sarà per me”. Il ceco non chiude le porte alla Lazio, ma vuole giocare: “Vorrei soltanto che la prossima stagione, al di là di dove giocherò, possa farlo regolarmente, che sia alla Lazio o altrove. Adesso davvero non ho idea di quale sarà il mio futuro. A volte può essere una buona soluzione andare a giocare in piccolo club!”, prosegue. “Questa situazione di incertezza non è l’ideale per me. È possibile che accada qualcosa verso la fine del calciomercato, quando il campionato sarà già iniziato. Petkovic mi ha detto che sarà felice se rimango, ma voglio capire se altrove ho più possibilità di giocare. So che per molti club italiani sei milioni è una cifra troppo elevata, così come per i club stranieri, ma andrei anche in serie B per giocare regolarmente. Non ho preferenze, davvero, voglio solo giocare. Ovviamente mi piacerebbe la Premier League e la Bundesliga, ma dipende dalla volontà della società. Ci siederemo con la Lazio e troveremo una soluzione ottimale per me e per loro, ne sono sicuro” Il centravanti originario di Opava ha davanti a sè nelle gerarchie un mostro sacro come Miroslav Klose, al quale non è facilissimo strappare il posto da titolare.“Lui è una spanna sopra di noi, è il leader supremo. Abbiamo un rapporto amichevole, quando qualcosa mi va male mi aiuta sempre. È nato in Polonia, io a Opava, a pochi passi dal confine polacco. Abbiamo una mentalità simile, quindi ci siamo trovati subito. Prima parlavamo polacco, ora italiano, che per me è più facile”.