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LA GAZZETTA DELLO SPORT. La Lega non scarica Lotito
Una sintesi dell’articolo de “La Gazzetta dello Sport”: Oggi l’assemblea eviterà di nominare il suo supplente in consiglio federale
LA GAZZETTA DELLO SPORT. La Lega non scarica Lotito
Una sintesi dell’articolo de “La Gazzetta dello Sport”: Oggi l’assemblea eviterà di nominare il suo supplente in consiglio federale
Oggi la Lega non scaricherà Claudio Lotito. All’ordine del giorno dell’assemblea sono previste le elezioni del supplente temporaneo del patron laziale in consiglio federale, del vicepresidente e di un consigliere di Lega. Ma l’intero pacchetto di nomine, concepito l’8 marzo e rinviato di volta in volta, verrà definitivamente riposto in un cassetto. Per una serie di motivi. La leadership di Lotito c’entra, eccome. Ieri avrebbe dovuto presentare l’annunciato ricorso al Tar per chiedere la sospensione dell’elezione, nella speranza di avere poi battaglia vinta contro la Federazione che, applicando le norme etiche del Coni, l’ha estromesso dal «governo» del calcio italiano per via della condanna in primo grado di Calciopoli. Non l’ha fatto perché, nel frattempo, tra i club di A è maturato un convincimento: le cariche ancora in ballo — compresa quella di Lotito — si spengono alla scadenza del quadriennio olimpico, cioè a fine giugno (salvo proroga di qualche mese), e allora è meglio non fare uno sgarbo a «Claudio» ed evitare, tra l’altro, un altro casus belli nella dialettica sempre più animata di via Rosellini. La supplenza in consiglio federale, infatti, era strettamente collegata – per un gioco di equilibri politici — alle nomine interne alla Lega. Andrea Agnelli, il quale si era autocandidato come sostituto di Lotito, sa comunque che è solo questione di tempo: quando si tratterà di rinnovare l’esecutivo della Figc, vista la sua ambizione a far crescere il peso specifico della Juventus, potrà entrare dalla porta principale. Dopo aver fatto da mediatore nella vertenza tra grandi e medio-piccole sui bacini d’utenza (un bel credito, non c’è dubbio), Lotito sarà libero di proseguire la sua battaglia legale contro le istituzioni sportive senza l’ombra di un supplente. Nei prossimi giorni il presidente della Lazio ricorrerà comunque al Tar per ottenere il reintegro nella stanza dei bottoni federale, dopo le bocciature della giustizia sportiva e il difetto di giurisdizione sollevato dal Tribunale civile di Roma. Il pacchetto di oggi prevedeva l’elezione di De Laurentiis a vicepresidente di Lega, con la liberazione di un posto a favore del Genoa, e quella di Fenucci a consigliere. Niente da fare. Le due poltrone del direttivo di Lega vacanti da quasi un anno, cioè dall’uscita di scena di Rosella Sensi e Garrone, resteranno senza padrone.
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