LA GAZZETTA DELLO SPORT. LAZIO FURIOSA Reja senza pace «Ma il fuorigioco lo avete visto?»

LA GAZZETTA DELLO SPORT. LAZIO FURIOSA Reja senza pace «Ma il fuorigioco lo avete visto?»

Il tecnico: «Come quello di Pazzini Peccato, potevamo pareggiare»

 (getty images)

Nella matematica di Reja, contano più i centimetri dei numeri. Forse è per questo che, a fine partita, sceglie di spostare l’attenzione sul possibile fuorigioco di Ibrahimovic nell’azione del terzo gol, non sugli esperimenti in difesa. Comprensibile, perché il 3-5-2 non ha funzionato granché: il trio Diakite-Stankevicius-Dias è andato in difficoltà presto, sia nella versione originale sia con il brasiliano da centrale, e Reja nel secondo tempo è passato alla linea a quattro. «All’inizio abbiamo fatto questa scelta perché sapevamo che Seedorf ed El Shaarawy si buttano in area, sanno attaccare gli spazi. Pensavamo che con i tre dietro li avremmo contrastati meglio. È stato un tentativo, ma purtroppo abbiamo lasciato che i loro giocatori di qualità si girassero dopo aver preso palla». Fine dell’esperimento: «Con il 4-3-1-2 siamo tornati a spingere sulle fasce e mi sembra che non sia andata male, perché in fondo abbiamo fatto una buona gara. Ma sul terzo gol, avete visto se era fuorigioco?». Gli dicono che sì, forse Ibrahimovic è partito in fuorigioco di qualche centimetro, e allora Reja riparte: «Non vorrei lamentarmi come dopo la partita con l’Inter, ma a me il fuorigioco sembrava netto. Mi sembra ci fosse mezzo metro dall’ultimo difensore». Differenze: la tv lascia qualche dubbio, mentre il gol di Pazzini in campionato era in fuorigioco netto, oltre che più decisivo. «È vero, stasera qualche errore l’abbiamo commesso e un po’ di difficoltà l’abbiamo avuta — continua Reja —, però impegno e volontà ci sono stati. E nel primo tempo, con il colpo di testa di Gonzalez, avremmo anche potuto pareggiare». Reja non dice che i colpi di testa in realtà sono due — mica male anche la posizione da cui Klose ha tirato fuori — e non dice che, domenica a Verona contro il Chievo, il ballottaggio Rocchi-Cisse potrebbe tornare d’attualità: assieme a Klose, dovrebbe giocare l’italiano, anche se il francese con il gol di ieri rilancia la sua candidatura. In difesa e a centrocampo, invece, non si accettano scommesse: in mezzo torna Ledesma, che nel primo tempo è mancato parecchio, e dietro si va con la linea a quattro, anche perché Radu dovrebbe tornare disponibile dal primo minuto. Piuttosto, c’è da capire che cosa succederà con Dias: il pugno in area a Van Bommel è sembrato intenzionale, un colpo da peso medio.  Reja, invece, conferma la tradizione negativa a San Siro, dove non ha mai vinto, e nei quarti di Coppa Italia, che non ha mai superato. A lui, quando lo dicono, scappa addirittura un sorriso: ieri, si è capito, coi numeri non andava d’accordo.