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La Lazio e la sindrome del “golletto”: record di partite con una sola rete segnata. Ma c’è una spiegazione…
LAZIO INZAGHI – La Lazio ha cambiato faccia. Se lo scorso anno si parlava di gioco spettacolare e goleade, in questa stagione la filosofia di Inzaghi ha subito delle modifiche…
LAZIO INZAGHI – La Lazio ha cambiato faccia. Se lo scorso anno si parlava di gioco spettacolare e goleade, in questa stagione la filosofia di Inzaghi ha subito delle modifiche. I biancocelesti troppe volte si sono accontentati del classico “golletto“, rinunciando a spingere per trovare il raddoppio. Come riporta il Corriere dello Sport, ben in 14 partite i capitolini hanno segnato una sola rete e solo contro Frosinone ed Empoli (andata e ritorno) e Fiorentina questa è bastata per conquistare la vittoria. Una sindrome che ha colpito la Lazio da settembre ma che nell’ultimo periodo sta mostrando i suoi sintomi più forti: da sei partite consecutive (Torino, Napoli, Juventus, Frosinone, Empoli, Genoa) l’undici di Inzaghi segna solo un gol. Nella storia biancoceleste era accaduto solo nel 1979.
LE CAUSE – Ma gli alibi ci sono. La Lazio, nel periodo di massima emergenza per infortuni, è stata anche sfortunata sul campo. La traversa di Badelj a Marassi è il legno numero 10 colpito in stagione: solo il Napoli (12) ne ha collezionati di più. Dal 26 dicembre (Bologna-Lazio 0-2) gli aquilotti non siglano due gol in una partita e domani, a Siviglia, ritrovarli sarà d’obbligo.
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