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La NORD ha deciso: “Non entreremo più allo stadio fino al termine della stagione, a partire da oggi”
Dal settore biancoceleste spiegano: “Invitiamo tutti a non entrare, senza obbligare nessuno, ognuno è liberissimo di scegliere. Invitiamo chi dovesse entrare in Curva ad andare via a fine primo tempo”.
NOTIZIE SS LAZIO – Il match fra Lazio e Milan, previsto per questa sera alle 20.45 presso lo stadio Olimpico di Roma, è molto atteso, anche per il terzo atto della contestazione del tifo biancoceleste nei confronti del patron Claudio Lotito.
AGGIORNAMENTO 23/03/2014
ORE 16.30 – Ai microfoni di Radiosei, ecco la decisione ufficiale del gruppo della Nord, attraverso le parole di Paolo : i ragazzi della Nord non entreranno più fino a fine stagione, a partire da stasera. “E’ stata una scelta difficile, noi del gruppo abbiamo deciso di non entrare. Invitiamo tutti a non entrare, senza obbligare nessuno, ognuno è liberissimo di entrare o meno. Invitiamo anche chi dovesse entrare in Curva ad andare via a fine primo tempo. E qui mettiamo il punto alla nostra stagione allo stadio, ci torneremo solamente il 12 maggio (in occasione dei festeggiamenti per i 40 anni del primo Scudetto, ndr). Non possiamo accettare determinate cose, siamo stufi di essere presi in giro. Andando allo stadio rafforziamo solo il presidente e compagnia cantante. E’ una decisione dolorosa, ma non vediamo altre soluzioni“. “Ci troveremo di fuori, nel piazzale verranno esposti gli striscioni– conferma Francesco -. La situazione è degenerata, ci poniamo delle domande. Chi va allo stadio da tanti anni e ha visto tante altre contestazioni in tutta Italia, ha visto che spesso sfociavano in disordini e situazioni poco piacevoli. Noi abbiamo dimostrato una maturità, scegliendo d’intraprendere una contestazione nei limiti della civiltà e del politicamente corretto. Nessuno ha messo il cappello di ultras, associazioni, era una protesta di popolo. Adesso ci troviamo ad avere divieti anche su una protesta civile, c’è un senso di sconforto. Se oggi al tifoso si vieta di manifestare un dissenso civile, bisogna porsi delle domande. Se dobbiamo diventare pubblico da teatro, questo non è il nostro stadio. Ognuno di noi, a livello personale, ha deciso di non entrare e invitiamo la gente ha decidere per se stessa. A chi dice che la Lazio non si può lasciare sola, dico che la Lazio sono i tifosi, è Piazza della Libertà, sono le trasferte. Per me, se i laziali non entrano allo stadio, allora la Lazio è fuori. Mi dispiace per gli undici giocatori in campo, che sono pagati per giocare a pallone. Ma se noi tifosi rimaniamo fuori, non tradiamo di certo la Lazio“.
ORE 15.00 – L’intenzione della Nord è quella di non entrare in Curva, lo comunica ai microfoni di RadioSei Marco, esponente della Curva Nord: “C’è l’intenzione di non entrare in Curva direttamente a partire da oggi, noi comunque andremo sotto lo stadio per poter esporre gli striscioni all’esterno. C’è nervosismo davanti a questa presa in giro. Questa non è più la Lazio, c’è poco da fare. Abbandonare lo stadio sarebbe per noi pesantissimo, ma non avrebbe senso entrare solamente per poter dire ‘Bravo!’ e battere le mani. E’ pesante fare il punto della situazione, siamo nervosi e delusi. Non ci è stata data la possibilità di far entrare ed esporre gli striscioni di carta con le domande a Lotito. Riguardo agli striscioni di carta, c’è una legge di qualche anno fa che prevedeva questo, ma è una norma estremamente restrittiva, per cui gli stessi organi preposti hanno da tempo allargato le maglie e non è stata più applicata, quindi gli striscioni di carta ormai vengono fatti entrare. Evidentemente noi pensiamo che sia stata fatta pressione per far applicare questa legge, fatalità in occasione di questa partita. Questa è la terza forma di protesta che attuiamo e abbiamo fatto tutto nella legalità, senza minimi errori. Se non ci viene data la possibilità di esprimere il nostro pensiero, si va proprio oltre il concetto di ultras per arrivare a quello di liberi cittadini. Se oggi avessimo fatto entrare venti striscioni di elogio per la presidenza, credete che si sarebbe creato questo problema?“.
AGGIORNAMENTO 22/03/2014
ORE 19.46 – Il terzo atto della contestazione dei tifosi della LAZIO contro il presidente LOTITO rischia di saltare. Lo annuncia ai microfoni di RadioSei Marco, esponente della Curva Nord, che ha fatto sapere: “Siamo stati informati che domani in occasione di Lazio-Milan non ci sarà permesso far entrare ed esporre allo stadio gli striscioni con le domande rivolte al presidente Lotito. Dobbiamo ancora capire la motivazione reale, crediamo sia legata al fatto che una legge di qualche anno fa vietava l’ingresso degli striscioni di carta, però abbiamo visto che nel corso degli anni questa cosa è passata. Solamente per noi e solamente per questa partita, fatalità, ci viene negata questa possibilità. E’ stata fatta pressione, noi crediamo, da parte del diretto interessato. Ciò non ci sorprenderebbe, visto che dopo Lazio-Sassuolo sono successe determinate cose che rispecchiano ciò che aveva detto lui, con diffide italiane estese in ambito europee sulla base di motivazioni anomale. Ora c’è questo fatto, una cosa mai successa. Oltretutto è una settimana che i ragazzi ci lavoravano. Le domande sarebbero state più di dieci, anche lunghe. La Curva ne aveva fatte tra le quindici e le diciotto, in Tevere ce ne sarebbero state altre sei-sette. Ma ora non ci viene data la possibilità di esporle. Domani noi saremo regolarmente all’interno dello stadio, ma stiamo valutando l’ìdea di lasciare lo stadio a lui fino a fine stagione. Tanto questo è quello che vuole, la Lazio è sua, la lascerà al figlio e quindi se l’andasse a vedere lui. Noi andiamo avanti, ma se dobbiamo andare allo stadio a testa bassa, con la coda tra le gambe, senza la possibilità di dire nulla, a questo non siamo abituati. Se lui ritiene questo il suo giocattolo, ci giocasse lui“.
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