La paura, l’attesa e la gioia: Lulic sfrega l’amuleto Bologna

Pubblicato il 17-01-2016 alle ore 18:25

LAZIONEWS.EU – Intervallo di Bologna-Lazio, i biancocelesti sono in svantaggio di due reti dopo un primo tempo disastroso, Pioli si guarda alle spalle convinto: “Senad, entri tu”. Alla Lazio serve una scossa, i felsinei nella zona mediana sovrastano il centrocampo laziale, dopo i primi 45 minuti la rimonta sembra un’impresa quasi impossibile. Dentro Lulic e Klose e la truppa capitolina cambia volto, nel segno del bosniaco. 46 giorni dopo quel maledetto incidente alla mano in palestra il numero 19 ci mette pesantemente lo zampino: “Non ho paura di scendere in campo, ma non immaginavo nemmeno di entrare”, ha ammesso al termine del match. E per fortuna che Pioli ha deciso di schierarlo già alla prima convocazione dopo il delicatissimo intervento alle dita e il rischio amputazione: prima ha fornito l’assist che ha visto il panzer tedesco crollare a terra e l’arbitro Di Bello indicare il dischetto per il rigore poi trasformato da Candreva, quindi la sua botta di destro di prima intenzione ha inchiodato Mirante e portato il risultato in equilibrio. Lazio rimandata a Bologna, ma con questo Lulic il futuro pare meno cupo.

NEL SEGNO DEL BOLOGNA – Un gol, un punto per la Lazio e la tensione scrollata dalle spalle del bosniaco. Il Bologna porta bene a Lulic, che alla prima chance a disposizione dopo lo stop firma la sua rinascita: proprio come quel lontano 23 ottobre 2011, quando contro i rossoblu al Dall’Ara il numero 19 mise a segno il primo gol in biancoceleste. Un “battesimo” laziale seguito poi da altre 18 reti, e la bellezza di 29 assist in quattro stagioni e mezzo. Fino a giungere alla giornata di oggi, la ventesima marcatura con la maglia della Lazio, un gol che tiene a galla Pioli evitando la sconfitta. I capitolini stanno faticando terribilmente contro le squadre che tendono a chiudersi, esempi lampanti le prove offerte contro il Carpi in casa e contro gli uomini di Donadoni al Dall’Ara. Va meglio contro le squadre che attaccano, vedasi Fiorentina e Inter, ma la Lazio ha dannatamente bisogno di un centrocampista in grado di cambiare passo, che in questo caso porta il nome di Senad Lulic. Col Bologna è tornato a centrocampo, dopo essere esploso ad inizio stagione nel ruolo di terzino sinistro, dove era stato dirottato viste le scadenti prestazioni di Radu. Ora che il romeno è tornato ad offrire adeguate garanzie il jolly Lulic può essere finalmente sganciato in tutti i settori della fascia sinistra, pronto a colpire e guidare la rimonta in classifica che tutti i tifosi laziali sognano.

FUTURO INCERTO– La prestazione messa in campo dal bosniaco e la scossa donata alla Lazio contro il Bologna è certamente un’ottima base da cui ripartire, almeno fino a giugno. Perché le voci di mercato che in estate hanno girato con insistenza intorno a Lulic sono al momento finite in secondo piano. Resta vivo il nodo sul contratto: l’accordo dello storico protagonista del 26 maggio 2013 con la Lazio scade nel 2017 e le parti non hanno ancora trovato un punto d’incontro. Il club capitolino ha messo sul piatto la sua offerta, l’entourage del calciatore non è parso soddisfatto dalla soluzione proposta e l’accordo latita da diversi mesi. Per il classe ’86 non sono mancate le offerte, che però non hanno stuzzicato Lotito. Al termine del match contro il Bologna l’inaspettata apertura: “Rinnovo? Ne stiamo parlando, siamo a buon punto“, ha ammesso a microfoni dei presenti in zona mista. Se ne tornerà certamente a parlare, ma intanto Senad è rientrato ed ha preso per mano la sua Lazio: Pioli ingoia l’amarissimo primo tempo e sorride per il punto in rimonta, dalla ripresa del Dall’Ara si può ripartire, con un Lulic in più. 

Gian Marco Torre