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L’agente di ZARATE avvisa: “La LAZIO rischia una penalizzazione in classifica: non ha pagato gli stipendi del mio assistito”
Il procuratore dell’argentino aggiunge: “Alla Lazio oltre a non giocare è stato maltrattato: Lotito non hanno pagato le commissioni, non ha pagato lo stipendio. La Lazio ora sta raccogliendo quello che ha seminato”…
NOTIZIE SS LAZIO – La storia d’amore tra Mauro ZARATE e la LAZIO si è consumata in maniera breve, ma intensa, e si è chiusa nella maniera più brusca possibile: l’addio dell’argentino che è scappato in patria impugnando l’articolo 14 della Fifa per le rescissioni unilaterali. Una mossa che ha scatenato una battaglia legale con LOTITO, nel frattempo l’ex Pibe di Haedo è tornato a mostrare le sue qualità con la maglia del Velez. Intervistato da lalaziosiamonoi.it, il suo agente, Luis Ruzzi, ha fatto il punto della situazione relativa al calciatore:
Maurito capocannoniere, il Velez che spadroneggia nelle zone alte. È tornato il vero Mauro Zarate?
“Il Velez è secondo ad un punto dal Colon, sta andando benissimo, è il capocannoniere con 7 gol in campionato ed anche il miglior assistman. Nel campionato scorso ha segnato ma è stato interrotto diverse volte da alcuni infortuni, dopo un periodo di inattività di quasi tre anni è normale, il periodo alla Lazio è stato tremendo per lui”.
Il giocatore aveva perso il sorriso e aveva denunciato una forma di depressione. Qual è la situazione attuale?
“Se gioca è felice, ma lui alla Lazio oltre a non giocare è stato maltrattato. Non incolpo Reja, Lotito aveva deciso di far fuori il giocatore: non ha pagato le commissioni, non ha pagato lo stipendio. Gli allenatori non hanno fatto giocare Mauro per scelta altrui, la Lazio ora sta raccogliendo quello che ha seminato”.
Reja lo aveva già allenato una stagione (2011-12, ndr), speravate in un reinserimento in prima squadra?
“Con Petkovic sono stati più furbi. Reja lo fece fuori subito al primo allenamento senza averlo mai provato, Petkovic invece ha fatto finta che avrebbe puntato sul capitale della Lazio, poi non lo ha schierato neanche cinque minuti con Klose per formare una coppia incredibile”.
La Nazionale cilena lo ha tentato invano, è possibile una chance con l’Argentina al Mondiale?
“Oggi Zarate è tornato ai suoi livelli, il Cile lo voleva schierare nella sua Nazionale ma lui ha preferito l’Argentina, non disputerà il Mondiale anche se ci aveva sperato. E se non sarà in Brasile resta sempre il Sudamericano. Purtroppo la Lazio ne ha rallentato la crescita. Lotito usa il club solo per interessi propri e i tifosi si sono stufati”.
Cosa ne pensa della protesta del tifo laziale contro la presidenza Lotito?
“Si è impossessato di questo club perché la Lazio non poteva fallire, le società quotate in Borsa non possono fallire. Non si può dire che abbia salvato la Lazio, così come gli è stata consegnata la dovrebbe lasciare. Ha impiegato 10 anni per trovare uno stadio intero che lo fischiava, nessuno però prova a comprare la Lazio perché Lotito chiede 200-300 milioni di euro. Alcune volte dico: ‘Magari fosse tifoso della Roma, almeno saprebbe le esigenze di un tifoso’. Ha preso Tare come ds, ma non si può prendere un giocatore e farlo diventare direttore sportivo. Ha una delle 20 squadre più importanti d’Europa ma ancora non l’ha ancora compreso. E’ stato creato un gruppo di mediocri senza ambizioni. Per non parlare di come abbia – secondo me – trascurato i tifosi in Polonia, gente innocente, avrebbe dovuto mettere come minimo un avvocato a disposizione delle famiglie. Non capisce che è presidente grazie ai tifosi, pensa che non esista Lazio prima e dopo di lui”.
Nel frattempo prosegue il contenzioso con il club…
“Tra poco il giudice prenderà una decisione, c’è un contenzioso, ha deciso di non pagare questi stipendi. Il primo anno gli doveva dare 2 milioni di euro, poi una parte è stata riservata come premi (700mila) e le ultime presenze non le ha fatte in modo da risparmiarsi 350mila euro. I soldi maturati come stipendi però devono essere pagati, al massimo potrebbero togliere i punti alla Lazio, ma per lui non credo che possa rappresentare questo grande problema”.
Si era parlato di un interesse di Genoa, Sampdoria e Milan. C’è stata la possibilità di una permanenza in Italia?
“Lui voleva giocare solo a pallone ma in Italia ce l’aveva un po’ con tutti. Tutto è crollato quando ha visto lo striscione ‘Zarate vattene’. Lui aveva scelto fortemente la Lazio, aveva rinunciato ai soldi, lo volevano in tanti ma ha preferito restare. In tre anni non ha mai giocato, l’Inter ha fatto solo un favore a Lotito con quel prestito, non aveva bisogno di Zarate perché aveva già Milito, Forlan, Sneijder e Pazzini. Zarate si giocava il posto di esterno sinistro con Nagatomo e Faraoni, una cosa scandalosa. La Federazione non è intervenuta, lo stesso Tommasi si è spaventato. Mauro ci è rimasto male, poi quello striscione dei laziali. Ha pianto tanto. Si è parlato di Genoa e Sampdoria ma quando scoprivano quanto guadagnava Zarate si allontanavano subito”.
Il 12 maggio all’Olimpico si terrà una grande festa del popolo laziale. Quando tornerà Zarate nella Capitale?
“Dopo quel famoso striscione ha chiuso il rapporto con la Lazio, ha messo la parola fine. Già si allenava da solo, giocando a calciotto con i cinquantenni del dopolavoro, abbandonato a se stesso, poi quello striscione gli ha dato il colpo di grazia. Lui ha voluto fortemente la Lazio, ha sfruttato la clausola di rescissione con il club del Qatar per venire nella Capitale. Lo voleva tutto il mondo: Manchester City, Inter, Real Madrid, chiunque. In quel momento 20 milioni di euro erano un prezzo ridicolo. Maurito voleva una Lazio vincente, ha dato il cuore, ha trascinato il gruppo alla vittoria della Coppa Italia”.
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