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LAZIO-GENOA. In Curva Nord striscione per filonazisti greci, l’UCEI: “Episodio inammissibile, siamo preoccupati della degenerazione in corso”
Il riferimento dei tifosi biancocelesti è all’uccisione di due giovani militanti, vittime di una vera e propria esecuzione due giorni fa…
AGGIORNAMENTO ORE 18:38 – ‘Ogni pretesto, anche la barbara uccisione di due giovani, diventa – in determinate frange del tifo italiano – un valido pretesto per inneggiare e fare apologia di movimenti che hanno nel proprio dna il razzismo, l’antisemitismo, la xenofobia”, così recita il commento di Renzo Gattegna, Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI) affidato all’ANSA. Una dura denuncia di quanto accaduto nel pomeriggio allo Stadio Olimpico nella Curva Nord della Lazio, che poi continua: ”Quanto accaduto oggi nella curva della Lazio con lo srotolamento di uno striscione in favore di Alba Dorata, segna una nuova tappa di un processo degenerativo cui guardiamo con forte preoccupazione. Il razzismo negli stadi e’ un fenomeno inammissibile e come tale deve essere trattato. Per questo auspichiamo un pronto intervento e severi accorgimenti da parte delle autorità competenti”
NOTIZIE SS LAZIO ‘Il tramonto rosso, l’alba dorata: Manolis e Yorgos presenti’. E’ questo il testo dello striscione apparso nella Curva Nord dello stadio Olimpico, casa del tifo biancoceleste, apparso durante la partita contro il Genoa. Il chiaro riferimento, riporta un’agenzia ANSA, a Manolis Kapellonis e Yorgos Fundulis, due giovani militanti del partito filonazista greco, uccisi il primo novembre ad Atene con una vera e propria esecuzione, mentre chiacchieravano davanti alla sede del gruppo nel quartiere di Neo Eraklio.
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