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LAZIO-GENOA. Moretti:”Klose è un campione”, Frey:”Cisse è più matto di me”
I due giocatori rossoblu, attraverso il sito ufficiale del Genoa, parlano della nuova coppia biancoceleste che sta facendo impazzire i tifosi e non solo…
I due giocatori rossoblu, attraverso il sito ufficiale del Genoa, parlano della nuova coppia biancoceleste che sta facendo impazzire i tifosi e non solo…
(foto Getty Images)
Uno è un laziale di Roma, del quartiere Prati per la precisione; l’altro è uno dei giocatori più appariscenti ed estroverso del nostro campionato. Stiamo parlando di Emiliano Moretti e Sebastien Frey, rispettivamente difensore e portiere del Genoa, prossimo avversario della Lazio.
Il terzino romano, che ha potuto vestire la maglia biancoceleste solo nelle giovanili, parla del suo passato da tifoso: “Ho tanti amici in curva, non me ne vogliano: spero di tornare a Genova, con uno o tre punti“. Intanto la Lazio ieri ha acciuffato il pareggio grazie al gol del suo amico Sculli, che potrebbe rappresentare una delle possibili minacce per la retroguardia genoana: “Non l’unico. Ho sempre avuto un debole per Klose, attaccante completo, di razza. Dovremo tenere le antenne belle dritte“. I rossoblù sono consapevoli di dover affrontare una squadra temibile, nonostante il doppio pareggio: “Stanno andando a mille, al di là del doppio pareggio campionato-coppa. Non staremo a guardare. Cercheremo di uscire e non farci schiacciare”.
Sculli, Klose, ma non solo: il reparto offensivo biancoceleste si è rafforzato anche con l’arrivo di Cisse. Il Leone Nero ritroverà in campo domenica pomeriggio un suo amico: Sebastien Frey, che dopo 7 stagioni ha deciso di lasciare Firenze, per andare a giocare sotto la Lanterna. “Finalmente uno più matto di me, in fatto di auto. Mica facile, trovarne. Siamo stati compagni nell’Under 21, quindi in nazionale maggiore. Quando sta bene, è un gran giocatore, una forza della natura. Ha avuto la sfortuna di infortunarsi, come me, prima del Mondiale. Solo questi intoppi ne hanno condizionato la carriera. Ci abbracceremo. Poi, ognun per sé”.
DANIELE GARGIULO
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