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LAZIO-INTER. Branca: “Nessuno può dire che partita sarà. Tare ha fatto un gran lavoro ma ha avuto tempo”
LAZIO INTER INTERVISTA BRANCA – Sempre meno ore ci separano dal fischio d’inizio di una partita che vale un’intera stagione: Lazio ed Inter si giocheranno in novanta minuti la possibilità…
LAZIO INTER INTERVISTA BRANCA – Sempre meno ore ci separano dal fischio d’inizio di una partita che vale un’intera stagione: Lazio ed Inter si giocheranno in novanta minuti la possibilità di giocare la prossima Champions League. Per parlare delle sue sensazioni in vista di questo ‘big match’, Marco Branca è intervenuto ai microfoni di ‘Radio Incontro Olympia’: l’ex attaccante e dirigente nerazzurro ha lasciato la società milanese nel 2014. Queste le sue dichiarazioni.
LAZIO-INTER – “Non so che partita sarà, ma credo che non lo saprà nessuno fino a cinque minuti prima dell’inizio. Ci sono tante variabili a livello fisico e psicologico. È una sfida che vale tantissimo ed è l’ultima di campionato. Non credo si possa dire qualcosa”.
CASO DE VRIJ – “Bisogna sapere meglio i fatti in merito a queste vicende, ho letto che la Lazio era stata contattata a marzo dall’Inter in merito a de Vrij. Credo che a prescindere dal comportamento, scorretto oppure no, dipenderà dalla Lazio se farlo giocare o meno. Secondo me credo che vada considerata la tutela del calciatore, lui non può decidere niente. Sono cose che devono decidere il tecnico insieme alla società”.
GLI ANNI ALL’INTER – “Non rinnego nulla della mia esperienza nerazzurra. Sono orgoglioso di esser stato parte di una società che mi ha portato poi a vincere 15 titoli. Farei dei torti a qualcuno se evidenziassi alcuni elementi che possono essere stati un rimpianto. Il primo che ho preso è stato Cambiasso a parametro 0 dopo di lui ne sono venuti tantissimi. Ero certo delle capacità di Esteban, per il resto ha fatto tutto lui. Ho deciso di prenderlo e poi di concedergli il tempo necessario per integrarsi. Cosa faccio adesso? In questo momento non sto facendo niente di particolare, se non dare una mano a chi me la chiede. Un lavoro di consulenza”.
TARE O MONCHI? – “Io credo che Tare abbia fatto un ottimo lavoro. Il fatto che abbia potuto concedere del tempo a qualche giocatore che era stato bollato gli è risultato facile perché si trova nella Lazio. A differenza di Juventus ed Inter in cui certi tempi sono ridotti. Monchi, ad esempio, per obblighi temporali ha dovuto vendere Salah, magari senza quell’obbligo l’egiziano non sarebbe stato venduto o ceduto a cifre più importanti. Ribadisco, per quello che riguarda i biancocelesti, che Tare e la Lazio hanno fatto un gran lavoro. Lo dimostrano i risultati. Nelle grandi società c’è meno tempo, però se c’è la tranquillità dal punto di vista economico e nessun paletto da rispettare a livello di bilancio si può decidere con calma”.
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