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Cragnotti: “I biancocelesti meriterebbero lo Scudetto. A 82 anni sento ancora il boato del 14 maggio…”

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LAZIO INTERVISTA CRAGNOTTI- In vista del big match Lazio-Inter in programma domani, 26 agosto 2022, l’ex Presidente Sergio Cragnotti ha rilasciato un’intervista a Il Messaggero. Ha percorso molte strade intorno alla Lazio, andiamo a riprendere le sue parole.

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Lazio, le parole dell’intervista a Cragnotti

Su Lotito

“Gli faccio i complimenti, finalmente ha iniziato a pensare in grande e non solo al bilancio. Lo dimostra l’ultimo mercato. Per questi tempi e rispetto al passato, vedo un altro indirizzo. Si vede che Lotito ora vuole assolutamente emergere e iniziare a lottare per qualcosa di più ambizioso”.

Sugli obiettivi della stagione

“È ancora troppo presto persino per dire che possa puntare alla Champions. È stato cambiato tanto, ma l’intento è giusto”. 

Sui simboli

“Se manca un simbolo di lazialità? Credo di sì. Io avevo Dino Zoff, che rappresentava tutto. Il suo contributo nella Lazio è stato fondamentale. E oggi manca un personaggio del suo calibro”.

Su Ronaldo e il quasi arrivo alla Lazio

 “Se il Fenomeno non è venuto alla Lazio fu perché i nerazzurri alzarono il prezzo. Comunque sia è difficile ricordare per filo e per segno che cosa è successo veramente. Ci sono tanti aneddoti circa i giocatori che abbiamo comprato. Una volta i colpi si mettevano a segno così”.

Su Simone Inzaghi

 “Chissà, un giorno magari tornerà a Roma e riuscirà a vincere lo scudetto. Lo spero per tutti i tifosi biancocelesti, che mi dimostrano ancora grande affetto. Mi auguro che i sostenitori della Lazio possano tornare a vivere i fasti di una volta al più presto. Se lo meriterebbero. Io a 82 anni sento ancora il boato del 12 maggio…”. 

Su Sarri

“Il suo ingaggio è stata una bella mossa per portare un’altra mentalità. Con la Lazio deve dimostrare il suo valore e le sua capacità, al secondo anno è in gioco la sua immagine e il suo ruolo”.

Su Lazio-Inter

“È una gara di cartello. Dopo il Covid, è comunque evidente il desiderio dei tifosi di legarsi ai vecchi valori di un club, c’è un enorme senso di partecipazione, è molto intenso. Sono contento che la Lazio abbia aumentato i suoi abbonati”.

Su Milinkovic e le plusvalenze

“Io nel giugno del 1995 avevo ceduto Signori e successe il putiferio. Cedendo grandi giocatori si può fare il salto. Con le plusvalenze, io avevo un vantaggio sia dal punto di vista economico, del bilancio, sia da quello tecnico, per migliorare l’organico. Perché poi i soldi venivano investiti per acquistare altri grandissimi giocatori. Come nel caso di Vieri“.

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