Lazio-Juventus, Boninsegna: “I bianconeri giocano per vincere. Pioli? Poca personalità”

NOTIZIE LAZIO – Roberto Boninsegna, una vita nel pallone, una carriera divisa tra Inter e Juventus. Con i bianconeri, prossimi avversari della Lazio in Coppa Italia, ha vissuto le stagioni dal 1976 al 1979, vincendo due scudetti, una Coppa UEFA ed una Coppa Italia. L’ex bianconero ha parlato della sfida di domani, ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3.

Su Lazio e Juventus:

“La Juventus sta dimostrando quello che vale, non era quello dell’inizio d’anno ma quella di adesso. E’ la squadra da battere. La Lazio mi sembra un po’ lunatica, domina a San Siro, poi a Bologna va sotto 2 a 0. E’ una Lazio che sorprende sia in positivo che in negativo. I reparti offensivi? Klose è un centravanti vero, che serve alla Lazio, una squadra che con un finto centravanti non funziona. A Bologna l’ha raddrizzata lui, con lui si esaltano anche i trequartisti”.

Su Dybala e Morata:

“Dybala sta facendo le uova d’oro, inizialmente non giocava perché come carattere va un po’ guidato. Allegri gli ha fatto capire che il posto va guadagnato. Morata? Credo sia sul mercato ed è condizionato da questo. Vendendolo porta a casa dei soldi per acquistare un giocatore a centrocampo dove manca un vero regista alla Pirlo. Serve se vuole fare strada anche in Europa”

Sull’obiettivo dei bianconeri:

“Credo che si presenteranno per vincere, ma deve pensare anche al campionato. Ci sarà un turnover, ormai le rose sono talmente ampie. Vincere questi scudetti consecutivamente e ripartire si fa fatica a ritrovare certi stimoli, non è facile. Più che le assenze, è una questione di testa. Sono partiti male, il problema grosso è stato quello psicologico”.

Sul confronto tra i due tecnici:

“Allegri è stato cacciato dal Milan, è arrivato alla Juventus e ha vinto subito. Gli allenatori contano, ma contano di più i giocatori. Non ho mai visto allenatori vincere con squadre scarse. Pioli? E’ un bravo ragazzo, forse gli manca un po’ di personalità, se riesce ad ottenere il massimo dai giocatori i risultati vengono, forse non riesce a tenere la squadra sempre sulla corda”.