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Lazio, la Champions è un obiettivo concreto

Percorso incredibile, quello realizzato finora dalla Lazio. Le straordinarie prestazioni iniziali sono diventate una costante nel corso della stagione, al di là di alcuni inciampi come la sconfitta nel derby di andata o lo 0-6 all’OIimpico contro i nerazzurri di Inzaghi. Se la rincorsa al primato è sfumata definitivamente, diverso è invece il discorso per un piazzamento in Champions, competizione in cui i biancocelesti sperano di tornare dopo una sola stagione di assenza. Obiettivo concreto, specialmente dopo la vittoria sul Milan in extremis per 1-2 e nonostante la concorrenza piuttosto accesa di Juventus e Fiorentina, con i bianconeri favoriti secondo le previsioni dei bookmakers.
Corsa Champions, per i bookies la Juve è leggermente favorita
I bookies danno comunque fiducia alla squadra di Baroni, vista al momento come quinta forza del campionato con una quota media di 3.35 volte la posta in palio per un piazzamento da Champions League. Una quotazione che piazza la Lazio leggermente dietro alla Juventus, favorita assoluta per il quarto posto (quota media: 2.00), al Napoli, all’Inter e all’Atalanta, ma davanti a Fiorentina e Milan (quota media: 4.50). Uno scenario che ha spinto i siti di betting a rinnovare la propria offerta di bonus di benvenuto per le scommesse in caso si voglia puntare sulla squadra di Baroni qualificata alla prossima Champions.
Cosa può migliorare la Lazio per battere la concorrenza
“La sua umiltà ha migliorato tantissimi aspetti che l’anno scorso non funzionavano”, ha dichiarato Pedro a dicembre 2024. E lo stesso Pedro ne è l’emblema: un giocatore che ha saputo ritrovare la miglior forma fisica e la giusta ambizione per tornare a essere quello di sempre. Difficile allora individuare elementi di debolezza di una squadra che a inizio stagione sembrava poter ambire al solito campionato di confine con l’ultimo posto per entrare in Europa. Per battere la concorrenza, la Lazio deve semplicemente continuare ad essere se stessa. Una squadra motivata, libera e intensa come alcuni dei suoi nuovi protagonisti: Isaksen, Dia, Castellanos ma anche Nuno Tavares, Dele-Bashiru e Noslin. Tutti avrebbero firmato per giocarsi la Champions quando mancano poco più di dieci giornate al termine del campionato. Del resto anche il distacco nei confronti della capolista non è abissale.
La seconda via si chiama Europa League
Qualora sfumasse il quarto posto in Serie A, vincere l’Europa League significherebbe accedere direttamente alla Champions. E considerando il rendimento ottenuto finora, sognare è possibile. Il collettivo di Baroni ha chiuso il girone unico della competizione al primo posto con 19 punti. Secondo miglior attacco (17 reti) e seconda miglior difesa (5 gol subiti). Una sola sconfitta.
Difficile trovare punti di debolezza nel percorso biancoceleste, ma considerando le prestazioni di squadre come Atletico Bilbao e Manchester United è necessario tenere alta la concentrazione. I baschi hanno totalizzato gli stessi punti della Lazio e sono secondi esclusivamente per differenza reti. I Red Devils hanno chiuso il girone senza perdere nemmeno un match. Fortunatamente, la squadra di Baroni potrebbe incontrare una delle due solo in finale.
In caso di vittoria agli ottavi, la Lazio se la vedrà quasi sicuramente contro l’Olympiakos, che ha terminato il girone al 7° posto con 15 punti. In semifinale invece, una tra Tottenham, Eintracht e Ajax, rispettivamente quarta, quinta e dodicesima alla fine del girone unico. Un percorso accidentato e non facilissimo per l’undici di Baroni. Intanto, l’ottavo di Europa League è quello contro i cechi del Viktoria Plzen (andata 6 marzo alla Doosan Aréna). Prima assoluta per i biancocelesti contro l’attuale seconda forza della Grambinus Liga. La squadra di Miroslav Koubek ha strappato il pass qualificazione eliminando ai playoff il Ferencvaros. Partita assolutamente alla portata del collettivo di Baroni.
Per chiudere, sul versante delle liste di Europa League, out Pellegrini (come in campionato) e dentro Hysaj. Restano fuori anche i tre colpi di gennaio (Ibrahimovic, Belahyane e Provstgaard) visto che il club non poteva aggiungere giocatori senza sostituire quelli già presenti. La Lazio ripartirà quindi da Plzen con tre un solo “rinforzo” per proseguire il cammino di Coppa.
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