MOVIOLA
LAZIO-LUDOGORETS. LA MOVIOLA. Inesistente il rigore per i bulgari, dubbio quello su ANDERSON. Giuste le espulsioni
La prestazione del tedesco Zwayer non è molto positiva: inventata anche l’ammonizione all’indirizzo di Cana…
La MOVIOLA a cura di Lazionews.eu- E’ di nuovo Europa League all’Olimpico. La Lazio riceve i bulgari del Ludogorets nell’andata dei sedicesimi di finale; chi passa affronta Valencia o Dinamo Kyev (gli spagnoli hanno vinto l’andata 2-0 in trasferta). Reja vara il turnover, anche se in forma non totale, dal momento che manda Klose in campo dal primo minuto, ma si torna al 3-4-3 dopo la disfatta di Catania in campionato. I bulgari invece arrivano carichi dopo la pausa del loro torneo nazionale, anche se hanno ripreso a vincere (3-0 fuori casa) nel recupero. Arbitro del match il tedesco Felix ZWAYER, assistenti Thorsten SCHIFFNER e Marco ACHMÜLLER; IV Uomo Holger HENSCHEL, mentre gli assistenti Addizionale Bastian DANKERT e Robert HARTMANN completano la sestina tutta teutonica. In apertura di match i biancocelesti soffrono molto l’intraprendenza del Ludogorets, che guadagna un rigore all’8′ per tocco di braccio da parte di Cana. A dire la verità il penalty è decisamente esagerato, ma ci pensa Berisha a neutralizzare il cucchiaio imprudente di Dyakov. Dopo lo spavento la Lazio prova a prendere campo con Anderson e con Lulic e Keita sulla sinistra, ma di occasioni vere e proprie non ce ne sono. Al 25‘ grande occasione per la Lazio, con Keita che sfodera la sua velocità, ridicolizza Mantyla e serve un cioccolatino a Klose che di tacco non riesce ad indirizzare il pallone in porta. Pareggia il conto delle chance importanti il Ludogorets con la traversa colpita su punizione da Marcelinho, con il pallone violento che si abbassa all’ultimo. Poi ci prova anche Biglia al 37‘ sempre su calcio da fermo, ma Stoyanov para plasticamente. Rischia di trovare il vantaggio la formazione biancoverde al 43′ con un bel tiro di controbalzo da parte di Alexandrov che sibila sul palo: brivido per la Lazio. Al 45′ però i bulgari trovano il punto del sorpasso con una sassata da parte di Bezjak che sorprende Berisha con una traiettoria imprevedibile. Lazio che si è comunque fatta cogliere impreparata sul break bulgaro a centrocampo. Vantaggio meritato e primo tempo che si conclude con la punizione di Radu sulla barriera e l’1-0 per gli ospiti. All’ 8′ si sveglia di colpo Felipe Anderson: il brasiliano prima sfodera un gran tiro dal limite che colpisce l’incrocio dopo la deviazione di Stoyanov, poi si esibisce in un gioco di gambe che frutta il calcio di rigore (dubbio). Dal dischetto va l’ex Santos, ma Stoyanov para sia il suo tiro, che la ribattuta defilata di Lulic. Poi Anderson ci prova ancora con un tiro a giro, ma non è giornata: al suo posto Candreva. Al 68′ entra anche Kakuta per Lulic. Occasione colossale per la Lazio con la ripartenza che porta Klose sul fondo, pallone dall’altra parte per Candreva che batte in rete a colpo sicuro, ma Fabio Espinho si trova al posto giusto al momento giusto e di testa respinge. Lazio anche un po’ sfortunata. Ci prova alla disperata la squadra di Reja, prima con Radu (rasoiata bloccata da Stoyanov) e poi con Candreva che ha sui piedi una grande chance a due passi dalla porta, ma l’estremo difensore bulgaro è in stato di grazia e il match è decisamente stregato. Finisce 1-0 per il Ludogorets l’andata dei sedicesimi. A Sofia il secondo round.
IL MATCH- Dopo 8 minuti l’arbitro fa già discutere concedendo un calcio di rigore molto ‘dubbio’ agli ospiti per un fallo di mano di Cana; il braccio dell’albanese è nettamente attaccato al corpo e la concessione del penalty appare decisamente errata. Per fortuna della Lazio un altro albanese, Berisha, para con nonchalance il cucchiaio di Dyakov. Le due squadre non si risparmiano e non lesinano interventi non troppo morbidi. Ne sono un esempio Misidjan, Cavanda e Onazi che si scambiano ‘carinerie’ al limite del giallo. Zwayer applica un metro di giudizio uniforme e lascia immacolato il suo taccuino. Rischia l’ammonizione anche Dyakov per un calcione a Onazi all’altezza del cerchio di centrocampo; non sanziona Zwayer. Al 35′ arriva la prima ammonizione del match ed è proprio per Dyakov, che ferma Lulic lanciato a rete. Il giallo ci sta e costa la squalifica per il ritorno al giocatore del Ludogorets. Al 40‘ buona chiamata dei guardalinee che ferma Klose pronto al tiro in porta per offside. Ammonito anche Lorik Cana, che secondo l’arbitro ha saltato alzando troppo il braccio. Giallo un po’ esagerato. Al 45′ il Ludogorets passa in vantaggio con la bordata da parte di Bezjak; la Lazio prova a reagire a 10 secondi dal termine con una punizione di Radu che sbatte sulla barriera. Sul fallo ammonizione giusta per Zlatinski. E’ 1-0 all’intervallo. In apertura di ripresa rischia subito Cana. L’albanese, già ammonito, viene saltato da Bezjak e e trattiene l’attaccante che va subito a terra, ma non ci sono gli estremi per il secondo giallo. Al 9‘ lampo di Anderson, che subisce fallo in area di rigore e ottiene il calcio di rigore. Inizialmente l’arbitro non aveva concesso il penalty, ma poi ha cambiato idea su suggerimento del guardalinee. Il fallo non è molto netto; il contatto probabilmente c’è ma forse l’ex Santos si lascia un po’ cadere. In ogni caso il brasiliano va sul dischetto, ma si fa parare il tiro da Stoyanov; il portiere bulgaro para anche la respinta di Lulic: si rimane sullo 0-1. Al 54′ possibile svolta del match: Biglia anticipa Dyakov, che lo stende. Secondo Zwayer il fallo è da ammonizione, la seconda, e il Ludogorets rimane in 10. L’intervento non è cattivo, ma la dinamica impone la sanzione. Bene i giudici di linea, che chiamano un paio di offsides su Candreva, facile il primo, un po’ meno il secondo. Al 73′ si ristabilisce la parità numerica. Minev va via a Cavanda, ma il difensore belga colpisce in pieno volto l’avversario con un calcio non cattivo, ma pericoloso. Per Zwayer è rosso diretto, ci può anche stare, come non sarebbe stato sbagliato neanche il giallo. Un minuto prima Ciani aveva rischiato molto nella propria area con un intervento un po’ avventato di fisico, ma non c’era assolutamente rigore. Lo stesso francese rischia ancora sul contropiede bulgaro, ma la sua scivolata da ultimo uomo è fortunatamente sul pallone e regolare. Non succede molto altro fino al termine della sfida: i bulgari vincono 1-0 all’Olimpico e al ritorno servirà non un’impresa, ma quasi.
IL VOTO- La Lazio non è fortunata con gli arbitri in Europa e stasera si è visto. Il tedesco Zwayer non ha affatto brillato, anzi. Prima di tutto inesistente il rigore concesso all’ 8′ del primo tempo ai bulgari: il braccio di Cana era evidentemente attaccato al corpo e anzi l’albanese cerca di spostarsi. Due le espulsioni: quella di Dyakov arriva per somma di cartellini gialli ed entrambe le sanzioni sembrano corrette; l’altra di Cavanda ci può stare, ma viene punita più che altro la pericolosità dell’intervento. Ammonizione per Cana che invece sembra del tutto esagerata; l’albanese salta ma senza far male all’avversario e il braccio non era così largo. Anche sul rigore concesso a Felipe Anderson rimane qualche dubbio: il contatto c’è ma è anche vero che il brasiliano si lascia un po’ cadere; il primo collaboratore di Zwayer invita il direttore di gara a decretare il penalty, che comunque ci può stare. Segnalazioni di offside puntuali da parte dei guardalinee, una delle pochissime note positive della serata arbitrale. Alla luce di ciò il 5 finale è la conseguenza della prestazione dell’arbitro tedesco.
Francesco Iucca
TWITTER: @francescoiucca
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