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LAZIO, qui passa lo straniero
IL MESSAGGERO(G. De Bari) – E’ una Lazio sempre meno italiana con 22 calciatori stranieri e 14 nazioni rappresentate…
IL MESSAGGERO (G.De Bari) – All’ombra delle Tre Cime di Lavaredo sta nascendo una Lazio straniera, a cominciare dal nuovo allenatore Vladimir Petkovic. Attualmente, nella formazione base, che dovrebbe cominciare la stagione figura un solo calciatore italiano, Federico Marchetti. Così, all’esordio in campionato, molto probabilmente, la Lazio si presenterà con soli elementi stranieri in campo, a parte il portiere titolare: dieci-undicesimi, dunque, della formazione di partenza. Nel panorama della serie A la società biancoceleste è seconda solo all’Inter che, tra gli 11 titolari di base, non presenta neppure un calciatore italiano. Ma questa caratteristica, già da qualche stagione, rientra nei canoni del club nerazzurro che ha sempre pescato parecchio nel mercato oltre confine vincendo anche tanto, Champions League compresa.
[….]Nell’organico della Lazio ci sono ben 22 calciatori stranieri, decisamente tanti, forse troppi. In pratica 2 squadre complete, considerando i portieri argentini (Bizzarri e Carrizo). Probabilmente qualcuno andrà via, ma altri ne arriveranno. Quasi sicuramente, però, non si muoveranno quelli che, al momento, vengono considerati i titolari della nuova Lazio di Petkovic. In totale sono rappresentati 14 nazioni: Albania, Argentina, Belgio, Brasile, Bosnia Erzegovina, Francia, Germania, Lituania, Nigeria, Romania, Spagna, Repubblica Ceca, Uruguay e naturalmente Italia.
Uno spogliatoio multietnico che, ogni anno, si arricchisce di nuovi componenti. Al resto dovrebbe pensare il poliglotta Maurizio Manzini, al ritiro numero 41 con la Lazio: un record assoluto. Si dice che pallone abbia un linguaggio universale e che, in campo, tutti si capiscono. In parte è vero, i problemi potrebbero arrivare quando ci sarà da spiegare le situazioni tattiche più difficili, soprattutto nel lavoro quotidiano. Petkovic parla bene l’italiano, paradossalmente la lingua che dovrà usare di meno nella sua avventura laziale. Predomina lo spagnolo, parlato da argentini, spagnoli, uruguaiani, quindi il portoghese con Dias, Hernanes, Ederson e il francese. Ma Klose, ad esempio, per comunicare con compagni, tecnico e staff, si affida all’inglese.
In attesa di verifiche e di entrare negli aspetti tattici che l’allenatore svilupperà a partire dalla prima uscita, in programma sabato pomeriggio contro una formazione locale, il probabile assetto dovrebbe essere il 4-3-2-1. Konko e Radu dovrebbero essere gli esterni, con Diakitè e Dias al centro della difesa, il reparto dove Petkovic aspetta almeno un importante innesto. A centrocampo Gonzalez a destra, Ledesma centrale con Lulic sulla fascia sinistra. I due centrocampisti offensivi, alle spalle dell’unica punta Klose, dovrebbero essere i brasiliani Hernanes ed Ederson. Però non è escluso che Hernanes possa anche giocare in posizione più arretrata, come ha fatto in Brasile, così come non si può escludere un inizio con la difesa a 3. Per saperlo basterà solo aspettare qualche giorno, fino alle prime indicazioni che fornirà la partitella. Potrebbe anche cambiare modulo, ma non la sostanza di vedere una Lazio sempre più straniera.
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