INTERVISTE
Sarri: “Voglio giocatori italiani! Il futuro e Mourinho…”
LAZIO SARRI INTERVISTA – Nella serata del 20 marzo, il tecnico della Lazio Maurizio Sarri è intervenuto ai cronisti presenti durante il Gran Galà dello Sport.
Lazio, le parole di Sarri
“Ci dispiace essere fuori dall’Europa ovviamente ma credo che per il nostro popolo sia più gratificante vincere un derby. Per l’allenatore significa tre punti, non di più. Poi c’è la gratificazione di aver fatto contenta la nostra gente e questo spero che questo ci dia benzina. Polemiche? Mi estraneo molto da queste storie, a me quello che dicono gli avversari prima della partita non mi interessa. Le motivazioni vanno trovate internamente, le motivazioni che trovi dall’esterno sono di breve durata. Situazione che ha permesso alla Lazio di vincere il derby? L’impressione che la nostra squadra fosse più focalizzata sull’obiettivo rispetto agli avversari. Noi abbiamo preso in mano la partita subito, giocare in superiorità numerica ci ha avvantaggiato”.
Sul campionato e la Nazionale
“Secondo posto, ora la Lazio ha un vantaggio? Lascia il tempo che trova. Nelle ultime cinque partite abbiamo recuperato 6-7 punti a qualche avversaria, se pensi che ne mancano 11 alla fine può succedere di tutto. Se la mia squadra fosse in grado di fare l’ultima volata come ha fatto Saronni al mondiale d’Inghilterra, saremmo a posto. Anche se ho avuto simpatia per Moser, il suo rimane l’ultimo chilometro più bello mai visto. Quando vedo i ciclisti mi emoziono, è la mia passione feroce. Se ho dormito meglio stanotte? Ho fatto fatica ad addormentarmi, ma poi quando sono andato non mi sono svegliavo più. Non ci sono più talenti in Italia perché i bambini non giocano più per strada? In parte sì, ora fanno tre ore di scuola calcio a settimana, noi facevamo cinque ore d’oratorio.Casale e Zaccagni esclusi da Mancini? In questo momento fanno comodo a me, se Mancini considera che non gli facciano comodo, sono contento così”.
Sugli italiani e il calcio italiano
“Calcio non parla italiano? Si potrebbe fare qualcosa di più, ma è chiaro che l’evoluzione della società è un’evoluzione diversa. Noi facevamo cinque ore per strada, tre all’oratorio e due di scuola calcio. Oggi fanno tre ore a settimana di scuola calcio e manca tutto il resto. È molto più difficile tirare su dei ragazzi nostri che siano di alto livello, manca la scuola primaria che è la strada. Ha ragione Mancini quando parla di questo. Poi ci sono le scelte societarie in cui tante società vanno alla ricerca dell’affare, il giocatore straniero che costa meno. Se ti esplode in mano hai una plusvalenza sicura. I nostri ragazzi, se iniziano a dare dei segnali, sono giocatori che costano un po’ di più. Penso che all’interno di una squadra, avere un’ossatura di italiani ti dia un’identità che 20 stranieri non ti possono dare. Identità della Lazio? Noi ci stiamo provando, non so se ci riusciremo. Lo sforzo per avere uno zoccolo duro di italiani in squadra lo stiamo facendo”.
Sulle mancanze della Lazio
“La Lazio sta diventando una grande squadra? Cosa manca? Ci manca un pizzico di continuità, abbiamo lasciato punti per strada in maniera superficiale. Qualcosa ancora ci manca, non abbiamo fatto bene in Europa, e questo credo sia stata una scelta inconscia a livello del gruppo, forse proprio a livello dell’ambiente. Abbiamo un percorso ancora lungo se vogliamo diventare e ritenerci ancora una grande”.
Sul futuro
“Futuro? Molto a lungo no, ho un ginocchio che non mi tiro più dietro (ride, ndr). Alla Lazio sto bene, col presidente ho un buon rapporto, il contratto l’abbiamo prorogato undici mesi fa, non credo sia il caso di tornarci in questo momento”.
Sulla Fiorentina
“Può la Fiorentina andare avanti in Conference? Se continua a fare ciò che ha fatto negli ultimi due mesi, può andare avanti dappertutto. È sempre stata una squadra forte, in questa stagione è venuto fuori un momento di difficoltà. Ora invece è in forma, se va avanti così ha tutte le caratteristiche per risalire in campionato e poter andare avanti in Conference. Confida Italiano per fermare l’Inter? Io spero per Italiano che faccia bene con la Fiorentina, non per fermare le altre squadre. Se noi siamo in grado di raggiungere un obiettivo, siamo in grado di farlo con le nostre gambe. Se confidiamo negli incidenti di percorso degli altri, vuol dire che non sappiamo andarci”.
-
ACCADDE OGGI18 ore fa
Accadde oggi, 21 novembre: la nascita del testimone muto Ghedin
-
ACCADDE OGGI2 giorni fa
Accadde oggi, 20 novembre: prime volte per Di Vaio e Rambaudi
-
ACCADDE OGGI2 giorni fa
Accadde oggi, 19 novembre: Mauri stende il Messina
-
ACCADDE OGGI2 ore fa
Accadde oggi, 22 novembre: l’eroe Gazza torna a casa