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Lazio senza riposo, quando la sosta è tutt’altro che ristoratrice
NEWS DEL GIORNO – La Lazio non si è mai fermata e ora prepara la sfida con il Palermo…
Pubblicato il 17/11 alle 18.25
NEWS DEL GIORNO – Due settimane di stop per il campionato, terza sosta stagionale per permettere alle nazionali di scendere in campo. Qualche giorno a disposizione dei vari tecnici per far rifiatare i calciatori e magari svolgere con tutta tranquillità un richiamo di preparazione per mettere ulteriore benzina nelle gambe. In quel di Formello Pioli ha lavorato senza sosta e soprattutto, come annunciato dopo la prestazione alquanto opaca offerta nel derby, “a testa bassa“. Peccato però che la maggior parte dei titolari biancocelesti sia stata convocata dalle rispettive selezioni, costretta a viaggiare per i quattro angoli del globo per disputare gare amichevoli o di qualificazione alle varie competizioni internazionali.
12 LAZIONALI – Nessun riposo dunque per 12 laziali: dalla cintola in su quasi la totalità dei giocatori ha lasciato Formello. La Lazio è tra le squadre di Serie A che ha fornito più giocatori alle nazionali. Superano i biancocelesti soltanto la Juventus (17) e le due milanesi (13 a testa). Seguono proprio i capitolini, con la Lazio che durante la sosta si è privata di ben 12 elementi (così come la Roma). Per quanto riguarda il reparto difensivo, Pioli ha dovuto salutare per qualche giorno Hoedt convocato dall’Olanda Under 21 (rientrato oggi), e il jolly Lulic, impegnato con la sua Bosnia nel playoff contro l’Irlanda, valido per un posto ad Euro 2016. Per il numero 19, oltre al danno è arrivata anche la beffa: la sua nazionale non ce l’ha fatta ad avere la meglio sugli irlandesi ed è rimasta fuori dagli europei che si svolgeranno il prossimo giugno in Francia. 4-2-3-1 o 4-3-3 non cambia, dal centrocampo in avanti i biancocelesti non conoscono pausa o periodi di scarico: praticamente l’intera batteria di centrocampisti e di trequartisti ha risposto presente alla chiamata dei vari ct.
NESSUNA TREGUA – Biglia, Parolo, Onazi e Cataldi. Un centrocampo che mezza Serie A sognerebbe di avere e che i rispettivi ct non esitano a mettere in cima alle varie liste dei convocati. L’argentino è indispensabile per Pioli, così come per Martino, che lo reputa un leader dell’albiceleste. Dal match del 25 ottobre contro il Torino, in campionato è stato sempre titolare ed ha riposato soltanto per la trasferta di Rosenborg. Ora due impegni con l’Argentina e poi di nuovo un tour de force biancoceleste, fino alla sosta di Natale. Anche per Onazi due partite con la Nigeria, mentre un solo match per Cataldi a causa di una squalifica con gli azzurrini. Parolo (rientrato dall’infortunio solo nel derby), così come Candreva, è partito titolare contro il Belgio, mentre nell’amichevole con la Romania i due azzurri dovrebbero iniziare dalla panchina. Oltre all’esterno romano, Pioli ha dovuto fare a meno dell’intera trequarti: doppio impegno per Milinkovic-Savic, Kishna, e Felipe Anderson, volato in Brasile. Cataldi, Hoedt e Oikonomidis sono rientrati oggi alla base, mentre domani sarà il turno del resto dei nazionali. L’ultimo sarà Biglia, che con tutta probabilità tornerà a Formello giovedì. Sosta dunque agrodolce per Pioli, che dopo il derby aveva bisogno di un momento di tranquillità, ma avrebbe avuto necessità anche di lavorare con tutti gli effettivi a disposizione per cercare di imboccare di nuovo la strada giusta. Nonostante la sosta, è una Lazio praticamente senza riposo quella che inizierà a preparare la sfida contro il Palermo, primo atto di un nuovo tour de force che costringerà i biancocelesti a scendere in campo ogni tre giorni, sperando di non arrivare a Natale con il fiato troppo corto.
Gian Marco Torre
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