Lazio squadra di corridori, ma Pioli cerca il suo cecchino

Pubblicato il 7/10 alle ore 18.30

NEWS DEL GIORNO – Corre la Lazio di Pioli, macina chilometri su chilometri e i risultati si vedono sul campo. 108,275 mila metri a partita e i biancocelesti si piazzano sul secondo gradino del podio della Serie A. Meglio dei ragazzi di Pioli, emerge da un report stilato dalla Lega stessa, solo il Chievo che tanto bene sta facendo in questo inizio di stagione. Dopo un inizio di stagione alquanto complicato i capitolini sono tornati ad essere aggressivi e dinamici. Lo dimostra il dato sulla distanza percorsa, ma anche il numero degli anticipi portati a termine dai difensori centrali laziali, tra i più alti dell’intero campionato. Ciò che stona leggermente riguarda la media realizzativa del reparto offensivo biancoceleste: si corre tanto ma si conclude meno, la mira va aggiustata al più presto per continuare a credere con concretezza nel sogno chiamato Champions.

L’ATTACCO LAZIALE – Dieci gol fatti in sette partite, una media di 1,4 a match: nelle metà sinistra della classifica solo Sassuolo (9) e Inter (8) hanno fatto peggio dei biancocelesti. In graduatoria i nerazzurri sono un punto avanti grazie alla serie di incontri vinti 1-0, mentre il Sassuolo, prossimo avversario della truppa di Pioli, è al sesto posto con gli stessi punti di Napoli e Chievo. In quanto a distanza percorsa la squadra di Mancini abbina il minimo sforzo al massimo risultato: i milanesi sono a due punti dalla vetta pur avendo percorso ‘solo’ 95 chilometri a partita. Tra le squadre in testa sfruttano bene i chilometri percorsi Roma e Fiorentina, rispettivamente tredicesima e nona nella speciale classifica della distanza percorsa a partita. Nella Lazio dunque la corsa c’è, manca un pizzico di efficacia sotto porta: in campionato Biglia detiene lo scettro di capocannoniere in coabitazione con Djordjevic e Matri, tutti fermi a due reti segnate e tutte dalla zona centrale del campo. Discorso a parte merita il match di Verona contro l’Hellas, dove la rimonta è stata possibile grazie ad un rigore ed alla punizione calciata da Parolo. Fermo ad una marcatura anche Keita, così come Anderson e Kishna. Se si considera anche l’Europa League bisogna aggiungere alla lista anche Onazi, Milinkovic e Hoedt, ma ciò che balza all’occhio è l’assenza di Candreva, vero trascinatore della scorsa stagione, e di Klose, praticamente sempre assente per infortunio.

TORNA KLOSE – E proprio cinquanta giorni dopo la Lazio ritrova il suo panzer: finalmente Miro Klose è tornato ad allenarsi con i compagni. Alle prese con i problemi muscolari accusati nel match d’andata dei preliminari di Champions League, il tedesco nell’odierna ripresa degli allenamenti è tornato in gruppo e inizia a mettere il Sassuolo nel mirino. L’infortunio alla coscia lo ha tenuto lontano dal campo per ben 10 partite, ma la voglia di tornare a far male agli avversari è la stessa di sempre. Il numero 11 per il match contro i neroverdi di Di Francesco si giocherà una maglia da titolare con Matri, anch’egli recuperato e tornato a piena disposizione da qualche giorno. Come noto, non ci sarà Djordjevic, fresco di lesione tra primo e secondo grado all’adduttore rimediata nel match contro il Frosinone. 142 presenze in biancoceleste, 56 reti segnate e 27 assist: a 37 anni Klose non ha ancora intenzione di fermarsi. La sua stagione riparte da qui, l’ennesima di una carriera tra le più luminose della storia del calcio. Miglior marcatore in assoluto nella storia della Coppa del Mondo, il tedesco può rappresentare un’arma in più per l’attacco di Pioli, che finora non ha trovato un vero e proprio padrone. L’obiettivo è presto fissato: correre tanto, sì, ma farlo meglio quando si arriva dalle parti dei portieri avversari.

Gian Marco Torre