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Lazio, suggestione Biglia: in campo già contro il Verona?
NEWS DEL GIORNO – In caso di impiego dal primo minuto Pioli e la società si assumerebbero un bel rischio, forzando la mano dopo un mese d’assenza…
NEWS DEL GIORNO – Giusto il tempo di smaltire le fatiche del turno infrasettimanale, boccata d’ossigeno puro una Lazio uscita con le ossa rotte dalla trasferta di Napoli, che i biancocelesti si apprestano a tornare in campo. Un paio d’allenamenti più la rifinitura per Pioli, chiamato già da domenica a sfatare il pruriginoso tabù trasferta che ha colpito i suoi in questo complicato inizio di stagione. All’indomani del match vinto contro il Genoa il tecnico emiliano ha ritrovato Biglia, fresco di convocazione con la nazionale argentina e tornato ad allenarsi in gruppo dopo un mese di stop. Con il suo rientro aumentano dunque le possibilità di scelta per il mister, che può pensare di tornare al ‘suo’ 4-3-3, marchio di fabbrica di quella Lazio che tanto bene ha fatto lo scorso anno.
CAMBIO MODULO – Il numero 20, fino a pochi giorni fa alle prese con una lesione lesione di secondo grado al polpaccio sinistro rimediata alla prima giornata contro il Bologna, torna pienamente a disposizione per la sfida del Bentegodi e stando alle prove del campo Pioli potrebbe già rischiarlo dal primo minuto. La passata stagione l’argentino si è rivelato il fulcro della mediana biancoceleste, in grado di dettare tempi e variare ritmo alla manovra laziale, prendendo per mano la squadra nei momenti più delicati. Se dovesse scendere in campo pare più che probabile l’abbandono del 4-2-3-1 e il ritorno al 4-3-3, con il terzetto di centrocampo completato da Parolo e uno tra Cataldi e Onazi. In avanti si dovrebbe tornare al tridente: Candreva è ancora alle prese con la distorsione alla caviglia, così per le corsie esterne Anderson e Kishna si candidano ad una maglia da titolare, mentre Djordjevic pare sicuro del posto.
FATTORI DI RISCHIO – E’ certo che in caso di impiego dal primo minuto Pioli e la società si assumerebbero un bel rischio, forzando la mano dopo un mese d’assenza. L’anno scorso le cose per l’argentino non sono sempre andate al meglio quando si è trattato di stringere i denti: dopo un infortunio al piede che lo tenne lontano dai campi per una mesata buona rientrò ancora dolorante. Solo poche settimane dopo un piccolo disturbo all’adduttore contro il Parma fece scattare il campanello d’allarme, qualche seduta di riposo e di nuovo sotto con l’Atalanta: risultato? Un mese di stop. Un caso, si potrebbe pensare: invece no, siamo alla seconda ricaduta, con l’argentino che aveva già saltato trenta giorni per infortunio muscolare, con una dinamica del tutto simile. Per il Bentegodi bisognerà valutare a fondo i fattori di rischio, ma per uscire dalla mini-crisi che accompagna i biancocelesti in trasferta (12 gol subiti in tre partite tra preliminari di Champions e campionato), il mister potrebbe affidarsi ugualmente al suo amuleto ed incrociare le dita. In nessuna delle tre sciagurate gare esterne Biglia è riuscito a scendere in campo, nei momenti di difficoltà la sua assenza si è fatta sentire, con la squadra totalmente spaesata alle prime avversità. Lontano dall’Olimpico la rotta va invertita, la Lazio ne è consapevole e potrebbe tentare l’azzardo: signori, fate il vostro gioco.
Gian Marco Torre
@torre_gm
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