CONFERENZE STAMPA
PIOLI: “Per noi sono tutte partite della svolta. Champions? Abbiamo chiaro qual’è il nostro obiettivo”
Il tecnico presenta la sfida contro i granata valida per l’ottava giornata di Serie A…
CONFERENZE STAMPA – Oggi, sabato 25 ottobre, alle ore 15:00 il tecnico biancoceleste Stefano PIOLI parla in conferenza stampa al Centro Sportivo di Formello per presentare la sfida tra LAZIO e TORINO, in programma domani allo stadio Olimpico alle ore 18:00, valida per l’ottava giornata di Serie A.
LE PAROLE DI PIOLI
Cosa vorrebbero dire quattro vittorie?
“Vorrebbe dire dare quella continuità che serve per centrare il nostro obiettivo. Per noi sono tutte partite della svolta. Ha risposto bene Parolo a dire che sarà la partita della svolta se riusciremo a centrare una vittoria nella prossima partita. L’unica partita della svolta sarà quella che ci darà la certezza di aver conquistato il nostro obiettivo”.
Sbagliato quindi fare tabelle di marcia?
“Abbiamo sfruttato le occasioni, credo che abbiamo sbagliato anche qualche match fin qui e abbiamo imparato delle lezioni. Non ci sono partite più abbordabili di altri: domani affrontiamo una formazione che sta facendo bene in Europa e che ha fatto soffrire diverse squadre in campionato. Farà soffrire anche noi, ma siamo concentrati a fare il massimo e conquistare i tre punti”.
Un vantaggio che loro abbiano giocato giovedì?
“Non lo so: hanno una rosa allestita per il doppio impegno, hanno un’intelaiatura consolidata da tempo da un ottimo allenatore. Dovremo avere una grande lucidità tecnica e mentale”.
Potete credere al terzo posto?
“Ci stiamo costruendo il nostro futuro: il percorso è lungo ed è difficile decifrarlo. Ci sono diverse squadre che lotteranno per il terzo posto e noi vogliamo essere una di queste”.
E’ l’occasione per rilanciare Felipe Anderson?
“Non farò la formazione in base alle singole persone, cerco e cercherò di schierare sempre la miglior formazione possibile. Vedrò anche oggi pomeriggio e domani mattina per vedere chi mettere dall’inizio e chi entrerà in corso d’opera”.
Come stanno Lulic e Candreva?
“E’ stata una settimana con qualche contrattempo, ma ho visto i giocatori concentrati. Questo mi fa capire che sanno che dobbiamo avere fame. Lulic e Candreva è vero che si sono allenati meno, ma mi hanno dimostrato di essere in buona condizione. Domani vedremo”.
In avanti stanno correndo solo quelle formazioni che non fanno l’Europa…
“Alla lunga non sarà solo un caso. La squadra si è buttata nel lavoro con grande professionalità, sarà un vantaggio poter preparare le gare all’interno di una settimana e noi dovremo sfruttarlo”.
Cali nella ripresa: sta lavorando su questi cali fisiologici?
“E’ difficile in Italia comandare la gara per tutti i 90 minuti. Poi bisogna considerare anche l’avversario: domenica non siamo calati noi, ma è uscita fuori la Fiorentina che ha spinto al massimo per cercare di recuperare il risultato. E nonostante tutto abbiamo avuto qualche contropiede pericoloso. A Palermo abbiamo chiuso bene, meritando la vittoria nella ripresa. La squadra sta bene dal punto vista fisico e mentale”.
Chi teme di più del Torino?
“E’ l’organico e l’impostazione di squadra che temo. Dovremo giocare una partita a livello tattico molto buono: non concedono profondità e dovremo essere bravi a creare e sfruttare le occasioni. Il Torino è una squadra strana: riesce a far giocare sotto ritmo gli avversari. A noi non va bene e dovremo cercare di limitare questo”.
Qual’è la diversità tattica del Torino?
“Ventura ha una carriera che parla per sé: è sempre riuscito a dare un’identità tattica alle proprie squadre. Il Torino è una squadra non facile da affrontare e noi dovremo essere bravi a trovare una chiave diversa, a provocare, non aspettare e non subire. La diversità? Tutta la squadra sotto la linea della palla, gestione della palla buona e sappiamo che si stanno preparando in tal senso”.
Ieri, per la prima volta, Onazi ha parlato di Champions. Queste vittorie hanno fatto aumentare la consapevolezza della squadra?
“Devo dire con molto piacere, che le dichiarazioni dei miei giocatori danno dimostrazione di un gruppo molto allineato, che ha le idee chiare e che è ambizioso. Noi non parliamo di Champions League, ma di riportare la Lazio in Europa. Noi l’obiettivo ce lo abbiamo chiaro in testa, siamo solo all’inizio e abbiamo tanta voglia di far bene”.
Quanto pesa l’assenza di Mauri?
“E’ chiaro che mi è dispiaciuto per la sua assenza, perché stava trovando fiducia e convinzione. Ma ho una rosa importante, diversi elementi di valore e non snatureremo il nostro modo di giocare”.
E’ stato un caso che la Lazio è tornata a comandare il possesso palla col ritorno di Biglia?
“Lucas ha i tempi di gioco ed è un punto di riferimento della costruzione della nostra manovra. I risultati sicuramente aiutano a costruire la personalità di una squadra. Noi vogliamo sempre fare la partita e più hai la palla, più riesci e più crei occasioni”.
La buona prova di Ciani può aver cambiato le gerarchie in difesa?
“Le caratteristiche sono caratteristiche. Ho detto che Cana era il giocatore più pronto a sostituire Gentiletti, ora ho la possibilità di scegliere e sono felice di poterlo fare”.
Palle inattive?
“Non credo di averle sfruttate poco, abbiamo realizzato quasi il 33% delle reti sugli sviluppi di un calcio piazzato. E’ sicuramente una soluzione importante anche perché credo che abbiamo tiratori validi e saltatori buoni. E’ senz’altro una situazione da sfruttare e dobbiamo fare sempre meglio”.
Guardiola ha parlato di “velocità di pensiero”, a che punto è la Lazio su questo punto?
“Lui parlava di giocatori di qualità, anche noi abbiamo giocatori dalle qualità spiccate che ci permettono di fare un gioco maggiormente in verticale”.
Ma non è “allenabile” la velocità di pensiero?
“La si può migliorare, ma alcune qualità sono innate”.
(Fine)
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