MOVIOLA
LAZIO-TORINO. LA MOVIOLA. Buona la prestazione di GIACOMELLI, che sbaglia qualche cartellino ma sa assecondare lo spettacolo
Match non particolarmente complicato per la sestina del fischietto di Trieste, che ha un grande merito…
LA MOVIOLA a cura di Lazionews.eu – Tempo di conferme, tempo di provare a fare poker, tempo di Lazio-Torino. All’Olimpico biancocelesti e granata si sfidano per l’Europa, gli uomini di Pioli per tentare un altro significativo allungo, quelli di Ventura per provare rientrare nella corsa. Fischietto dell’importante match Piero GIACOMELLI della sezione di Trieste, che sarà coadiuvato dagli assistenti FAVERANI e TEGONI, dal quarto uomo PEGORIN, e dagli addizionali DAMATO e GHERSINI. Ritmi molto alti, al 14′ Benassi spinge platealmente Lulic qualche metro prima dell’area di rigore, unico modo per fermare il bosniaco. Un intervento che per la posizione e l’intenzionalità poteva tranquillamente costare il giallo. Sul pallone va Lucas BIGLIA che con una punizione magistrale insacca il pallone dell’1-0. Due gialli in poco meno di tre minuti, prima agli indirizzi di Luis CAVANDA, che va in scivolata su Darmian: il belga-angolano colpisce il pallone, ma l’intervento è comunque duro e intenso, e l’arbitro punisce proprio questo fattore; una decisione che ci può stare. Il secondo cartellino è per Benassi, ancora in scivolata su Candreva. Piede forse un po’ troppo alto, ma la sensazione è che l’ammonizione sia eccessiva, che tra l’altro costa al centrocampista la squalifica in quanto era diffidato. Bene gli assistenti di Giacomelli su un paio di segnalazioni di offside, prima su Lulic (molto semplice questo), poi su Quagliarella e Sanchez Mino (questi due non facilissimi). Il direttore di gara lascia giocare, cerca di accompagnare la spettacolarità dell’incontro. Ci riesce benissimo il fischietto friulano e la prima frazione di gara si chiude dopo un minuto di recupero col vantaggio Lazio. Già dal primo minuto della ripresa rischia il giallo Senad Lulic per un intervento in ritardo sul polpaccio di Bruno Peres, ma Giacomelli giudica il fallo non da ammonizione. Cartellino che invece arriva per Miro Klose: sanzionato un fallo su Vives, con il tedesco che prima prende la gamba dell’avversario e poi il pallone. Un cartellino che può starci, ma forse è un po’ esagerato. Di episodi dubbi non ce ne sono e Giacomelli termina il match dopo tre minuti di recupero, senza infamia e senza lode. Il fischietto triestino forse sbaglia qualche cartellino, ma ha il merito di saper gestire una partita non difficile, di saperla lasciar correre e svilupparsi e di aver assecondato il ritmo altissimo di una sfida comunque maschia, il che non è sempre così scontato. Buona anche la prestazione del resto della sestina e alla fine il 6 conclusivo in pagella sembra la valutazione inevitabile.
Francesco Iucca
TWITTER: @francescoiucca
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