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Lazio, un pari per sognare: a Praga i biancocelesti danno segni di vita
Sparta avanti con Frydek, poi arriva il gol di Parolo che riequilibra match e qualificazione. Buona prova di squadra…
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Pubblicato il 10/03 alle ore 22:59
LAZIONEWS.EU – In Europa è tutta un’altra Lazio. Lo dicono i numeri da squadra imbattuta, lo dice il gioco e la personalità che in Italia stenta invece a decollare. L’aquila vola nel cielo di Praga e per quanto visto in campo avrebbe meritato più del pareggio per 1-1, che comunque rimane un ottimo bottino da salvaguardare per la gara di ritorno, tra una settimana a Roma.
Pioli mantiene le promesse della vigilia e schiera una Lazio all’attacco, con la fantasia di Keita e Candreva ad ispirare Matri e gli inserimenti sempre pericolosi di Milinkovic-Savic e Parolo. Già dai primi minuti è una partita piacevole. I padroni di casa provano ad imbrigliare Biglia, ma l’argentino è in buona serata e sono i biancocelesti a guidare le danze. Lo Sparta attende sorniona e fa male alla Lazio proprio nel suo momento migliore: la linea difensiva si addormenta e Frydek gira verso la porta di Marchetti un diagonale imparabile. 1-0 per i cechi ed è l’ennesimo gol subito nel primo quarto d’ora di gara. Qui però c’è la vera differenza, ancora una volta, con la Lazio versione Serie A: in Europa Biglia e compagni trovano sempre la forza di reagire e proprio come ad Istanbul il pareggio è la naturale conseguenza di una pressione che toglie fiato e forze agli avversari col passare dei minuti. Al 38′ Bicik compie un miracolo su Candreva ma sul corner seguente non può nulla sulla deviazione di Parolo. La Lazio trova un meritato pareggio.
Nella ripresa c’è solo la Lazio in campo, ma le occasioni scarseggiano. I cechi però non sono mai pericolosi dalle parti di Marchetti e lasciano campo libero alla squadra romana. La traversa di Candreva al 57′ lascia immaginare un assalto, ma la Lazio si spegne proprio sul legno dello Stadion Letná e da quel momento in poi non crea più pericoli. Lo Sparta Praga fa da comparsa al possesso palla della Lazio, Scasny prova così a dare la scossa ai suoi togliendo entrambi gli attaccanti Dockal e Lafata per inserire i giovani Fatai e Julis. Pioli invece è sfortunato e al 65′ ha già esaurito i cambi per il doppio infortunio prima di Konko e poi del subentrato Basta, che rimane in campo solo venti minuti. L’unica scelta voluta è l’entrata di Lulic per Matri, con Keita che diventa prima punta ma tende sempre ad allargarsi nel suo ruolo più naturale. La Lazio termina senza energie e incerottata, con Bisevac e Radu che a malapena restano in piedi. Alla fine il pareggio regala sorrisi e accontenta tutti: all’Olimpico i biancocelesti potranno chiudere la pratica qualificazione partendo da un bel vantaggio, con la consapevolezza di aver davanti un avversario sicuramente alla portata.
Giorgio Marota
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