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LEDESMA scalda il derby: “Godiamoci l’Europa noi che ci siamo”
CORRIERE DELLO SPORT (Daniele Rindone). Il capitano in campo della Lazio si è ripreso il posto in mezzo al campo e ha preso per mano la squadra…
RASSEGNA STAMPA SS LAZIO- Con l’infortunio di Biglia si è ripreso la Lazio e ha dimostrato che è ancora indispensabile per questa squadra (assist per Cavanda). E’ stato messo da parte forse con troppa fretta. Ieri il Chievo ne ha fatto le spese: tabù sfatato e ora c’è il derby. «Prima c’è da pensare a giovedì, alla sfida contro il Legia Varsavia. Altre squadre non giocano in Europa, noi sì, dobbiamo capire che siamo fortunati»Ha punzecchiato Ledesma. «Ogni derby è una partita a sé, conosco questa partita da anni. Non conta la finale vinta a maggio, non conta cosa hai fatto in campionato, nel turno precedente. Vince chi arriva alla partita con la giusta tensione. Non dobbiamo arrivarci né troppo carichi né troppo molli. Non so se il derby di maggio ci abbia tolto cattiveria, ma qualcosa ha tolto sicuramente. Quando siamo tornati in campo non abbiamo giocato con la stessa concentrazione. Ma ora basta parlare di quella gara, dobbiamo pensare a quest’anno». Un leader ritrovato anche fuori dal campo. «Dedico la vittoria a Flavio e Francesco, i due gemelli che mi hanno mandato un messaggio prima della partita. E’ stato un successo importante per il modo in cui abbiamo affrontato la partita, per la mentalità espressa. Troppo contratti nel primo tempo? Non è mai facile giocare contro certe squadre, – riporta il ‘Corriere dello Sport- abbiamo fatto sembrare semplice la gara per i tre gol segnati. All’inizio abbiamo lavorato per trovare le misure, per non scoprirci troppo. Più che contratti eravamo attenti a evitare il loro contropiede. Cercavamo anche la prestazione ed è stata firmata. Ci manca ancora continuità nelle prestazioni, quella che avevamo l’anno scorso quando riuscimmo ad ottenere 13 risultati di fila. Siamo arrivati alla partita col Chievo con due risultati negativi, non dopo 10 sconfitte di fila. E’ stato brutto il modo in cui sono arrivati gli stop, non c’è dubbio. La vittoria ci da più tranquillità…» L’arrivo di Lucas Biglia ha messo in discussione il tuo posto da titolare. «Non direi in discussione, il gruppo è ampio, la società ha preso giocatori importanti. Non bisogna pensare all’interesse del singolo, ognuno deve dare il massimo, così la Lazio può prendersi belle soddisfazioni. Biglia, Gonzalez o Onazi accanto a me? Cambia poco. Contano le prestazioni e come dicevo prima conta la continuità. L’importante è che la squadra dia sempre il meglio. La Lazio non è Biglia, Ledesma o Onazi. La Lazio deve trovare quella mentalità che ci ha portato ad avere una continuità di risultati lo scorso anno». Continuità ed unione, questo serve. All’Olimpico l’aria era tesissima ieri…: «Sicuramente non ci fa contenti, ma ora occorre concentrarsi. Il calciomercato è finito, non serve a niente piangerci addosso. Siamo giocatori e dobbiamo pensare al campo».
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