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L’EDITORIALE DI PAOLO CERICOLA. La Lazio ha finito la benzina, ora spazio ai giovani per lo sprint finale
I biancocelesti oggi hanno perso l’ennesima occasione per consolidare il terzo posto
L’EDITORIALE DI PAOLO CERICOLA. La Lazio ha finito la benzina, ora spazio ai giovani per lo sprint finale
I biancocelesti oggi hanno perso l’ennesima occasione per consolidare il terzo posto
Non è questo il momento di tirare le somme e fare i conti, quelli dovranno essere elaborati solo il 14 maggio, il giorno dopo la fine del campionato. La Lazio è in difficoltà. E’ stanca sulle gambe (ogni avversario sembra più lucido e reattivo) e in crisi di risultati: con la sconfitta di Novara, in trasferta i numeri dicono 6 partite 0 punti, in generale 8 gare e 7 punti. Non è un rallentamento ma un’inchiodata. Quello che è successo al Silvio Piola di Novara è stato inatteso, ma ha spalancato una realtà limpida ed impietosa. La squadra non ne ha più, la benzina è finita. Dovevano essere le due partite agevoli con due pericolanti a permettere alla Lazio di chiudere il conto sulla corsa Champions League; sono state un tonfo colossale.
Il Lecce all’Olimpico ed il Novara al Piola, due delle ultime realtà del nostro campionato, hanno messo a nudo il momento biancoceleste. Ora però non è il momento di fare processi. Ora è facile sparare sulla croce rossa. Facile sottolineare la pochezza del mercato di Gennaio con Sculli e Cissè andati via e non sostituiti degnamente, visto che il povero Alfaro onestamente non sta dimostrando di essere da serie A. Si possono poi elencare i tanti infortunati che certamente sono la principale motivazione di questo crollo che è iniziato dopo il derby, cioè dopo quella gara che da tutti è indicata per essere quella degli stimoli e del cambio di passo per il futuro.
Certamente qualcosa è stato sbagliato; più di trenta infortuni dall’inizio della stagione sono un numero impressionante e che solo che ha una rosa lunghissima può sopportare. Il Milan ha perso lo scudetto per questo, la Lazio sta perdendo la Champions League. Già perché ancora oggi la formazione biancoceleste è terza in classifica. Domenica ci sarà l’Udinese schiantata dall’Inter, in rimonta anche lei, così come il Napoli di Mazzarri ormai alle costole. E’ il momento di mettere il cuore oltre l’ostacolo tutti insieme. Nei momenti di difficoltà la Lazio ha sempre trovato la sua gente dalla sua parte che l’ha accompagnata nel cammino. Ora Udine, Siena, Bergamo ed Inter sono quattro gare decisive. Non serve ora andare a Formello a dare la scossa, si rischia di dar un alibi a chi ha commesso degli errori lampanti.
Ora è anche il momento di avere coraggio però. Ci sono giovani che possono dare una mano; Rozzi e Zampa ad esempio non possono certamente fare peggio di ciò che si è visto in queste ultime uscite; serve però il coraggio di metterli in campo. Forze fresche e motivate in un momento dove le gambe non vanno che possono aiutare in una volata finale dove la strada è in salita e la macchina ormai ferma…
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