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L’EDITORIALE DI PAOLO CERICOLA. Un film già visto: la Lazio pensa di saper volare e poi fa la fine di Icaro…
I biancocelesti ieri sera hanno perso l’ennesima occasione per fare il salto di qualità
L’EDITORIALE DI PAOLO CERICOLA. Un film già visto: la Lazio pensa di saper volare poi fa la fine di Icaro…
I biancocelesti ieri sera hanno perso l’ennesima occasione per fare il salto di qualità
Onestamente quello di ieri sera è un film già visto. Non c’è da stupirsi davanti all’opaca prestazione della Lazio e la meritata vittoria del Bologna. Approccio sbagliato alla partita, la testa ancora al derby vinto sono in sintesi le ragioni di una caduta quasi annunciata. Già. quasi. Chi conosce il cammino della Lazio sa molto bene che davanti al salto di qualità si è molto spesso inciampati. Una settimana a fare dichiarazioni roboanti, vertice…Juventus, Milan…si è azzardata anche la parola scudetto per poi fare quella figura. Ma non è bastato visto che si è finiti in 9 grazie a due espulsi.
In un week-end nel quale si gioca per ultimi sapendo che l’Udinese sta perdendo ma le altre che stanno dietro hanno vinto tutte, una squadra matura per il vertice parcheggia il calice dello spumante post derby ed entra in campo con il piglio della grande. La Juve ha anche pareggiato e se veramente vuoi fare il salto di qualità hai un’occasione unica… Ed invece la classica buccia di banana.
L’approccio sbagliatissimo, squadra lenta, impacciata che non è mai riuscita a fare gioco davanti ad un Bologna ordinato, accorto e molto furbo. Si perché, oltre al danno, c’è anche la beffa come quasi regolarmente succede nelle giornate storte biancocelesti. Non bastava la sconfitta con il Napoli ormai ad un passo, ci si sono messe anche 2 espulsioni. Che la testa non ci fosse è balzato agli occhi subito. Il Bologna astutamente perdeva tempo, innervosiva gli avversari, che invece di ragionare con calma sono caduti mani e piedi nel giochetto. Klose rimedia una gomitata in bocca, ma nessuno se ne accorge, mentre Matuzalem ingenuamente abbocca… Diamanti commette fallo sul centrocampista della Lazio, gli rifila anche una manata sul costato, ma invece di prendersi il fallo il brasiliano tende ad allontanarlo alzando troppo il braccio. Risultato: Lazio sotto di due goal ed anche in inferiorità numerica. Frittata fatta.
Matuzalem però non può e non deve essere il “colpevole” di una serata storta. Garrido e Zauri hanno lasciato molto a desiderare, Dias ancora troppo nervoso, con Ramirez è andato anche a muso duro, Diakite troppo scomposto in più di una giocata. Il centrocampo poi, se si eccettua la positiva prestazione di Mauri, va tutto cestinato. Ledesma nel primo tempo ha sbagliato cose non da lui anche se c’ha sempre messo il cuore, Hernanes neppure quello. Il brasiliano non è proprio uscito dallo spogliatoio ed è troppo importante per questa Lazio. Ora si deve voltare pagina immediatamente. Catania è un campo insidiosissimo e servirà un’altra Lazio.
Reja nei prossimi giorni dovrà cancellare una settimana dove anche lui c’ha messo del suo. Scudetto e dichiarazioni roboanti non fanno bene a questo gruppo, che in un attimo ha pensato di saper volare ma come Icaro si è schiantato al suolo…
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