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Leiva-Parolo, gioie e dolori a centrocampo (FOTO)
APPROFONDIMENTO LEIVA PAROLO – In casa Lazio si fa ancora fatica a digerire il clamoroso pareggio interno con la Fiorentina…
APPROFONDIMENTO LEIVA PAROLO – In casa Lazio si fa ancora fatica a digerire il clamoroso pareggio interno con la Fiorentina, colpa di quel rigore a tempo scaduto su cui permangono dubbi, non fugati neanche dal VAR. Il secondo consecutivo, verrebbe da dire, dopo il contatto Bastos–Kolarov nel derby della settimana scorsa, ma questo ha detto il campo e c’è poco da aggiungere. Parlando di calcio giocato, un plauso lo merita Lucas Leiva, autore di una prestazione maiuscola. E non è la prima.
DISPOSIZIONE TATTICA – Nell’atipico, ed asimmetrico, centrocampo ideato da Simone Inzaghi, Parolo è la mezzala destra con i maggiori compiti difensivi, strettamente collegati al lavoro sporco del brasiliano, rispetto alle mansioni di quella sinistra, Milinkovic-Savic, che sono di ausilio a Luis Alberto. Il serbo, ancora una volta, non ha brillato, ma un po’ tutto il centrocampo ha faticato.
LEIVA – Come dicevamo, solo Lucas Leiva ha retto l’urto, come confermano i dati e le heatmap di ‘corrieredellosport.it’: l’ex mediano del Liverpool ha toccato 81 palloni, smistandone 61, con una percentuale di successo dell’82%. Un metronomo. E dire che di lui si diceva fosse uno “scarparo”, inadatto a ricoprire il ruolo che fu di Biglia o, quantomeno, di giocare in quella posizione senza farlo rimpiangere. Se i numeri gli danno ragione in quegli aspetti tecnici riconducibili ad un calciatore dal piede educato, lo fanno anche quelli che riguardano la “garra” che da sempre lo contraddistingue: 11 duelli vinti su 16, 6 contrasti aerei su 8 e ben 15 palloni recuperati. Sostanza e qualità fusi in un’unica persona. Senza dubbio, l’acquisto più azzeccato.
PAROLO – Chi sfigura invece in quest’analisi è Marco Parolo, proprio quell’uomo che, per caratteristiche, dovrebbe incarnare alla perfezione quel mix di skills da “tuttocampista”, come ampiamente dimostrato in carriera. Non è stata la miglior prestazione per l’ex Parma e, purtroppo, non è la prima volta. Se l’apporto da un punto di vista prettamente difensivo è stato sufficiente (8 duelli vinti su 12, 3 contrasti aerei vinti su 5 e 10 palloni recuperati), è mancato invece quello di rifinitura: quasi mai nel vivo del gioco (come dimostra l’heatmap, ha stentato non poco a “trovare la posizione”), Parolo ha toccato soltanto 59 palloni, effettuando appena 35 passaggi, con una preoccupante percentuale di successo del 63%.
OBIETTIVO MIGLIORARE – Perché è vero che la partita è stata stregata, condizionata se non dall’errore dell’arbitro Massa, perlomeno da uno individuale, nella fattispecie di Caicedo, ma è vero anche che è il centrocampo il laboratorio del gioco e, ieri sera, quello biancoceleste ha faticato. Leiva non può farsi carico di un reparto intero.
Giordano Grassi
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