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L’ex allenatore del Crotone Drago: “La Lazio al completo non è inferiore alle prime tre del campionato. Con il Var non è stata fortunata”
CROTONE LAZIO DRAGO – In uno stadio Ezio Scida che si attende infuocato, Crotone e Lazio si giocano tantissimo del proprio futuro…
CROTONE LAZIO DRAGO – In uno stadio Ezio Scida che si attende infuocato, Crotone e Lazio si giocano tantissimo del proprio futuro. I biancocelesti puntano a mantenere il vantaggio di due punti dall’Inter mentre i calabresi vogliono conquistare la loro seconda salvezza consecutiva nella massima serie. A pochi giorni dal match, attraverso i microfoni di Radio Incontro Olympia ha parlato della partita e dei biancocelesti l’ex allenatore del Crotone Massimo Drago. Di seguito le sue dichiarazioni:
LA LAZIO – “Lo 0-0 potrebbe fare comodo a tutti, senza la vittoria con 5 gol di gol di scarto dell’Inter, ma Zenga, conoscendolo, non giocherà col pari. La Lazio ha qualche infortunio di troppo, e arrivare con due risultati su tre all’ultima gara non sarebbe male. Per il campionato che ha fatto e per il calcio mostrato, merita la Champions League. Peccato per i torti arbitrali che non hanno reso giustizia a questa squadra, la più bella dopo il Napoli”.
IL VAR – “Con il Var i biancocelesti non sono stati fortunati. Non mi piace parlare di accanimento. Sono convinto che alla fine la qualità della squadra verrà fuori. Mi dispiace di più per gli infortuni nel periodo cruciale del campionato. La Lazio al completo non è inferiore alle prime tre del campionato”.
IL CROTONE – “La fortuna che ha questa piazza è di avere una dirigenza capace e dipendenti che lavorano per lo stesso obiettivo. Chi viene a Crotone ha un’accoglienza a livello familiare e difficilmente arrivano tensioni e critiche in seguito alle sconfitte. I giocatori sanno di avere dalla loro parte un pubblico eccezionale. Lo Scida sarà tutto esaurito, in casa la squadra saprà dare del filo da torcere visti i recenti risultati positivi, escluso quello contro il Chievo. Ambiente civile, ma caldo. È un campo difficile perché chi gioca in casa lo usa a memoria e sanno usare piccoli trucchetti per dar fastidio alle squadre ospiti. Ad esempio, sicuramente, il campo non sarà bagnato. Il Crotone da Nicola a Zenga è cambiato, e i giocatori se la giocano a viso aperto con tutti. Faranno fuoco e fiamme”.
INZAGHI – “Inizialmente avevo delle perplessità. Si sta invece dimostrando uno degli allenatori più bravi. È sempre pacato, non esce mai fuori dalle righe, ed è giusto così. Lui rappresenta una grande società come la Lazio e si nota l’attaccamento dei calciatori alla sua figura. Fondamentale comunque per la sua crescita la gavetta che ha fatto”.
CATALDI – “Danilo era quello con maggiori margini di miglioramento rispetto agli altri che avevo. Peccato che si sia un po’ bloccato, ma è un grandissimo giocatore e un grandissimo ragazzo. Lui deve avere una persona che lo stima, la fiducia dell’allenatore e credere nelle proprie potenzialità. Quello che gli manca è la capacità di capire che è un calciatore bravo”.
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