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L’ex FUSER: “Volevo finire la carriera alla LAZIO, ma a qualcuno non andavo bene. SIGNORI?…”
L’ex giocatore biancoceleste ha ripercorso la sua carriera, non risparmiando qualche nota amara…
NOTIZIE SS LAZIO – Un ex della storia biancoceleste, rimasto nel cuore dei tifosi, 204 presenze e 38 gol all’attivo, è tornato a parlare del suo passato alla Lazio. Diego Fuser non ha risparmiato qualche nota amara, ospite della trasmissione in onda su Mediaset Premium ‘La Tribù del Calcio’. Eccone un’anticipazione. “Sono andato via dalla Lazio a 29 anni, perché a qualcuno non andavo bene. Io volevo finire la carriera in biancoceleste, ma qualcosa non andò bene con qualcuno che voleva fare l’allenatore in campo. Di Signori posso dire che è una brava persona, nella vicenda calcio scommesse l’hanno messo in mezzo. La Nazionale? Maldini (Cesare, ndr) mi ha fatto arrabbiare, mi ha convocato per tutte le partite di qualificazione a Francia ’98, ma alla fine chiamò Cois. I misteri del calcio“. Poi un salto indietro nella sua carriera. “Al Milan ci arrivai a 20 anni: era troppo presto, non ero ancora maturo. Sacchi aveva tanta stima di me: mi ha insegnato tutto dal punto di vista tattico, stava avanti 10 anni rispetto a tutti. A Firenze segnai il gol più bello, quello contro la Juve del 7 aprile 1991: con quella punizione sono entrato nella storia di Firenze. Il Toro? È una società che ti forma nel carattere, ti prepara per la Serie A”.
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