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L’insostenibile assenza di MAURI
APPROFONDIMENTO LAZIONEWS.EU – Il centrocampista biancoceleste è fondamentale per il gioco della Lazio e anche la sua assenza incide su…
APPROFONDIMENTO LAZIONEWS.EU – “La Corte di Giustizia Federale infligge al calc. Mauri Stefano la sanzione della squalifica per complessivi mesi 9” recita la sentenza espressa del 2 ottobre per doppia omessa denuncia per le gare contro Lecce e Genoa del 2011. Una doccia fredda per il centrocampista brianzolo che rischia di saltare l’intera stagione, ma anche per la Lazio. Non è un mistero che il capitano sia un giocatore insostituibile nello scacchiere capitolino. Forse non è un caso la crisi di identità e di gioco della “banda di Petkovic”. Basta pensare alla stagione scorsa e all’infortunio banale subito contro il Napoli che ha di fatto privato il tecnico bosniaco del top player della linea mediana nella seconda parte del campionato. I circa due mesi e mezzo di assenza sono stati da incubo per la Lazio che ha inanellato sconfitte in serie non riuscendo ad esprimersi come ad inizio stagione.
I NUMERI NON MENTONO -In nove stagioni all’ombra del Colosseo, MAURI ha scalato la classifica da ultimo arrivato fino a capitano e anche tutti i mister che lo hanno allenato lo hanno messo al centro del progetto. Non è un caso se, con lui in campo, la LAZIO ha vinto ben 76 dei 174 match disputati quasi un match su due (il 43,7% per la precisione con 40 pareggi e 58 sconfitte, ndr). Emblema dell’importanza del calciatore per la squadra è proprio lo storico derby del 26 maggio. Proprio l’ingresso in campo del capitano nella ripresa ha cambiato la storia del match e da una sua invenzione è nato il gol decisivo di LULIC.
TATTICA – L’unicità di MAURI è nei suoi movimenti senza il pallone e nella capacità di trasformare una partita anonima in una in cui brilla in un attimo. Spesso il brianzolo compie un lavoro oscuro che spesso ha trovato anche qualche mugugno da parte del pubblico. Proprio “il suo lavoro oscuro”, soprattutto, senza il pallone fatto di tagli, inserimenti e cambi di ritmo mandano in tilt il sistema di gioco avversario e spesso permettono alla Lazio di fare male all’altrui difesa. In squadra non esiste nessuno con le sue caratteristiche e solo EDERSON e FELIPE ANDERSON potrebbero essere adattati in quella posizione. Inevitabile però che il capitano manchi ai suoi compagni. Adesso la palla passa al Tnas che sarà chiamato a decidere il futuro di MAURI e, forse, anche della Lazio.
Antoniomaria Pietoso (Twitter @antospietoso)
infligge al calc. Mauri Stefano la sanzione della squalifica per complessivi mesi
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