CALCIOSCOMMESSE
PROCESSO MAURI. Avv. Lazio: “Non ci sono prove sufficienti per la condanna.” Legale Mauri: “Puntiamo all’assoluzione” e Zamperini lo scagiona… (FOTO, VIDEO)
Termina la seconda giornata del processo Mauri: i tifosi hanno fatto sentire il loro affetto con un sit – in di protesta…ALL’NTERNO IL COMUNICATO DEI LEGALI DI MAURI
NOTIZIE SS LAZIO- La lunga attesa è finita. Questa mattina all’Hotel NH Vittorio Veneto di Roma va in scena la seconda tappa del processo contro Stefano Mauri e la Lazio sullo scandalo del calcioscommesse. Le accuse della Procura federale, come è noto, sono molto pesanti. Oggi (CLICCA QUI PER LEGGERE LA CRONACA DELLA GIORNATA DI IERI E LE RICHIESTE DI SQUALIFICA DI PALAZZI) prende il via la seconda fase del dibattimento e i legali di Mauri cercheranno di smontare le tesi di PALAZZI. I provvedimenti è ipotizzabile che non saranno noti prima del 29-30, debbono poi trascorrere 5 giorni (3+2) per i depositi degli appelli. Cadendo il termine il 4 agosto (domenica) scalerebbe al 5. In seguito ci vorrebbero almeno altri 3-4 giorni per la composizione della Corte di Giustizia. Ma, visto che si è nei pressi delle vacanze estive è probabile che il tutto possa slittare dopo il 15 agosto, oltre il 18, la data della finale di Supercoppa.
LA CRONACA DELL’EVENTO
ORE 9.10. Arriva l’Avvocato della Lazio Gentile e si concede qualche instante ai giornalisti presenti: “La richiesta di Palazzi è esagerata in rapporto al risultato delle indagini, ma credo che l’obiettivo sia più che altro ottenere una condanna, per questo ha sparato così alto. Noi non ci facciamo spaventare, la nostra linea di difesa è sempre la stessa e si basa sulla non credibilità di Gervasoni. L’importante è chiudere in fretta questa spiacevole vicenda.”
ORE 09.30 Sono circa una ventina i tifosi presenti davanti all’hotel e preparano uno striscione
ORE 10.00 I tifosi espongono uno striscione rivolto a Palazzi e all’accusa. “ATTENTI I CONTI CON LA LAZIO E MAURI FATELI BENE”
ORE 9.45 Si apre il processo con una dichiarazione spontanea di Zamperini: “Dopo aver ascoltato le richieste di condanna per i miei amici e colleghi ho tenuto ad essere qui e ribadire la mia posizione e difendere i miei amici. La sera del 13 maggio sono stato contattato da Mario Cassano che mi ha fatto conoscere per la prima volta Gervasoni, chiedendomi se volevo incontrare una persona per parlare di questi fatti. Vengo letteralmente tartassato da Gervasoni e Ilievsky. Acconsento ad incontrare queste persone e vado a Formello, come era previsto da giorni, per prendere i biglietti per la partita Lazio-Genoa da Mauri, mentre vengo contattato da Ilievsky, che era interessato a conoscere quanti più giocatori possibili. Entro a Formello, esibendo il mio documento, ed ero entrato solo io. Mi ha raggiunto Stefano e mi ha dato il biglietto. Poi ci siamo intrattenuti alcuni una decina di minuti per parlare perchè saremmo dovuti andare a Milano Marittima insieme. In seguito vado a prendere un caffè con Ilievsky, che mi aveva contattato. Passa qualche giorno e Ilievsky e Gervasoni mi contattano perchè vogliono cercare di conoscere persone. In quei giorni c’era Lecce-Lazio e così vado lì per incontrare il mio amico Ferrario; gli dico che c’erano delle persone che lo avrebbero voluto incontrare. Di lì a poco Ilievsky mi chiama e mi chiede di prenotare un albergo per lui a Lecce. Io però dico ad Ilievsky che non sono in grado di fargli conoscere persone. Rimango a Lecce per qualche giorno e vado anche a cena con Mauri e la sua ragazza. A settembre, poi, vengo ricontattato da queste persone; situazione era diventata pesante. Insomma, in conclusione non smentisco e anzi confermo quello che ho già detto diverse volte.”
ORE 10.05 E’ iniziata l’arringa dell’avvocato della Lazio Gentile. “Vi sono molti aspetti dell’accusa che vanno rivisitati. Quelli di cui stiamo parlando sono fatti per cui Gervasoni è venuto a conoscenza da altri (Gegic, ndr), le sue dichiarazioni sono state poi rielaborate e rivisitate dal TNAS. Bisogna esaminare attentamente l’attendibilità del testimone. I requisiti per attendibilità Gervasoni mancano tutti, mancano di coerenza e completezza Una testimonianza ha valore di prova solo se è l’unica spiegazione possibile di un fatto e non ve ne sono altre. Le dichiarazioni di Gervasoni sono a livello del tutto soggettivo e di opinione. E’ venuto a conoscenza dei fatti per sentito dire. Poi Gegic è uno che ha ammesso quali erano le partite truccate, o presunte tali, ma delle partite della Lazio ha sempre detto di non sapere niente. Gegic non aveva interesse a tacere una presunta combine su Lazio-Genoa e Lecce-Lazio solo perchè erano partite di Serie A. La gravità rimane sempre uguale, anche per le partite di Serie B. Gegic poi dice che Gervasoni parla di queste presunte combine per potersi proteggere dalla condanna che lo potrebbe colpire, come aveva già fatto quando, all’inizio delle indagini, aveva chiesto allo stesso Gegic di trovargli una squadra all’estero o 800.000 euro per poter aprire un negozio a Milano. Gervasoni stesso ha ammesso questa versione. Per colmare il vuoto di credibilità di Gervasoni ci sarebbero i contatti telefonici,riscontri oggettivi, ma l’unica prova sarebbe la compresenza a Formello prima della partita Lazio-Genoa di Zamperini e Mauri tra le 12.42 e le 12.44. Esattamente tre minuti in cui i due si sono salutati, c’è stato lo scambio di biglietti e basta. Secondo l’accusa in questi tre minuti ci sarebbe stata l’organizzazione della combine, senza nessun contatto precedente i due sarebbero stati capaci in un cosi breve tempo di accordare un risultato per il primo tempo e uno per la fine della partita. E poi Zamperini in quindici minuti sarebbe arrivato da Formello a via Archimede ma chi è di Roma sa bene che anche di sabato all’ora di pranzo sarebbe impossibile.
ORE 10.15 L’avvocato della Lazio prosegue: “Non c’è un sms ne una chiamata di cui si conosce il contenuto e nonostante gli accusati parlano di una vacanza insieme da organizzare, giustificando quei contatti, non basta. Perché Mauri non usa la sua scheda ma la scheda regalata da Aureli. Quindi se la usa è per commettere un illecito. Inutile ricordare che la scheda veniva usata per scommettere sul tennis che in quei giorni si giocava a Roma”.
ORE 10.30 “Le prove non sono sufficienti per la condanna richiesta. Se non si conosce i contenuti dei messaggi come si può affermare che sia sicuramente illecito? Se c’è anche una sola possibilità che sia lecito viene meno come prova”.
ORE 10.40 Gentile conclude la sua arringa. “Spero venga riconosciuto e considerato il fatto che la Lazio abbia sempre svolto in maniera massiccia un’attività di prevenzione per quanto riguarda il verificarsi di questo tipo di fatti.”
ORE 10.45 E’ il turno di Giuseppe Ferrario, ex giocatore del Lecce, ritenuto centrale dall’accusa nella combine di Lecce-Lazio. “Ho dato risposta negativa alla proposta di Zamperini di combinare la partita. Dopo la partita ci siamo scambiati messaggi per vederci e passare del tempo insieme, si è anche invitato a casa mia. Non ero a conoscenza del fatto che quella proposta andasse denunciata; ammetto i miei errori e la mia ignoranza e accetto una eventuale condanna per omessa denuncia, ma nient’altro. Poi parla l’avvocato del giocatore:”Sono stati enfatizzati fatti poco importanti, mentre è stata data poca importanza ai fatti veramente importanti. Questo processo non si doveva fare, è stato cosellato di continui “giochi di prestigio”
ORE 11.10 Prende la parola l’avvocato del Lecce che ribadisce come “non siano ancora chiari i nomi dei sette giocatori del Lecce che secondo Gegic erano stati contattati da Zamperini per combinare Lecce-Lazio. Solo i nomi dei portieri sono noti, Rosati e Benassi.” Lo stesso avvocato però, a difesa dei due portieri, mostra come anche le pagelle dei quotidiani sportivi, oltre alle telecronache in diretta avevano ammesso che i due estremi difensori non avevano alcuna colpa sui gol e sul rigore”.
Si osserva una piccola pausa di circa 15 minuti.
ORE 11.50 Il processo riprende e a intervenire è uno dei due legali di Stefano Mauri, Amilcare Buceti: “Questa necessità ossessiva di cercare sempre la quadratura del cerchio non può arrivare a forzare il limite della ragionevolezza. Bisogna ammettere che il ruolo di capo di Gervasoni, viene ritenuto attendibile ad intermittenza. Mauri apprende il suo arresto dai giornali e subito ci precipitiamo a Cremona per renderci disponibile dalle 5.30 del mattino. E insistiamo ad essere ascoltati immediatamente, anche se ciò avviene dopo quattro giorni. Quello che Mauri mette a disposizione resta canonizzato e confermato, senza aggiustamenti, senza conferenze stampa. Viene scelto il basso profilo per svuotare gli elementi di un’attenzione eccessiva da parte dei media. Senza contare che i difensori di Mauri non fanno in tempo a presentare istanza di scarcerazione, perché Stefano viene liberato appena prima che ciò accadesse e che potessimo discutere il tribunale del riesame. Quindi attendiamo che ci sia un giudice naturale ad ascoltare e giudicare Mauri.
ORE 12.15 “L’armamento probatorio di Palazzi è un atto replicativo della ordinanza Salvini. Il presupposto è che Mauri si sia incontrato con Ilievsky e Zamperini. C’è l’incontro a Formello, ma nessuno ha mai visto Mauri con Ilievsky. La procura di Cremona fa cadere i provvedimenti di cautela su Mauri impedendoci di formulare un’istanza di scarcerazione con provvedimento. Stefano è stato sconvolto da quella settimana. E tutto questo solo perché sta per arrivare Gegic in Italia. Non c’è alcun modo di pensare che questo giocatore abbia potuto concepire questa giostra così complessa. Abbiamo convocato i compagni di squadra, sotto il vincolo del giuramento. La Lazio è un ambiente sano in cui bisogna guadagnarsela la fiducia. I giocatori sono stati interrogati e non c’è stata una sola esitazione sull’onestà di Mauri, tutti sono rimasti stupiti da qyelle domande. Ciò solo perchè era amico di Zamperini.”
ORE 12.25 Prosegue l’avvocato Buceti: “L’affermazione della colpevolezza di un imputato deve essere supportata da una ragionevole certezza. La carriera di Stefano Mauri sarebbe polverizzata. Non lo si può discriminare perché è bello, bravo e ricco. Qui è in gioco la vita delle persone. Si sta usando una violenza inusitata rispetto all’impianto probatorio fragile nei confronti di una bandiera del calcio capitolino. Gegic stesso ha detto a ‘Repubblica’ che si era completamente fuori strada con Mauri. E Gegic è stato definito dal Gip di Cremona colui svelerà tutto quanto e in effetti si prese delle responsabilità assurde. E si ritiene credibile Gervasoni solo perché ha ammesso di aver partecipato alle combine e per la sua sostanziale tendenza a delinquere.”
ORE 12.35 Termina la sua arringa l’avvocato di Stefano Mauri. “Ho ricontrollato le modalità con le quali Gervasoni è diventato importante. Ma in effetti non dispone di alcun patrimonio conoscitivo se non quello della sua memoria. Neanche ricorda il risultato della partita ‘madre’ (Lecce-Lazio, ndr). Inoltre non esistono luoghi e circostanze date da Gervasoni in cui si sarebbe consumata questa combine. Nei suoi interrogatori Gervasoni fa dei grossi pasticci. Nel quarto interrogatorio getta dei dubbi sull’avvenuta combine, così come Zamperini. La trama è piena di contraddizioni, e non si sa quando le informazioni sul coinvolgimento di Mauri siano venute in possesso di Gegic.”
ORE 12.50 La parola ora all’altro legale del giocatore della Lazio, Matteo Melandri. “Ci aspettavamo questo processo già un anno fa. Ma è stata aberrante l’ordinanza di custodia cautelare nei confronti del mio assistito e i vari indagati non avrebbero dovuto parlare tra loro prima dell interrogatorio. Questa è un’anomalia incredibile. Anche perchè poi l intervista di Gegic ha annullato la custodia cautelare. Nonostante Mauri avesse detto sempre le stesse cose l’accusa dice che ha detto un sacco di bugie. Ma lui ha sempre mantenuto la stessa versione.
ORE 13.05 Prosegue Melandri e poi conclude: “Oltre a Zamperini e i biglietti sul Lecce non c’è niente su Mauri. Che Zamperini e Mauri erano molto amici lo sapevano tutti, per questo Gervasoni lo ha tirato in ballo. Tracce di soldi ricevuti non ci sono, quindi Mauri ha dovuto scommettere per guadagnarci. Allora perché non ha giocato magari il risultati esatto? Abbiamo detto a Stefano che saremmo stati esposti visto che aveva un’altra scheda; la scommessa sul tennis c’è stata e l’aveva vinta durante gli Internazionali di Tennis. I tabulati corrispondono perchè Mauri chiede le quote del tennis ad Aureli; il giorno dopo ci sono contatti ma dopo questo finisce tutto. Da queste ricostruzioni non si scappa. Mi auguro che la difesa abbia contribuito a fornire una valida alternativa di visione e ritengo che Mauri non meriti di vedere la sua carriera distrutta da questa condanna.”
ORE 13.35 Il processo si conclude qui.
ORE 13.45 All’uscita dell’aula si è concesso ai microfoni dei giornalisti, tra cui quelli di Lazionews.eu, uno dei due legali di Stefano Mauri, Melandri. “Speriamo di aver convinto la commissione, abbiamo fornito gli elementi per controbattere alle accuse. Soprattutto per il fatto delle scommesse la Procura non ha sfoderato l’asso nella manica di cui parlava. Per questo puntiamo all’assoluzione complessiva per il giocatore.
ORE 14.30 – I legali di MAURI diramano un comunicato nel quale vengono riassunti i punti principali della loro linea difensiva:
“Auspichiamo che la Commissione riconosca la assoluta estraneità di Mauri ai fatti contestati, e tanto sulla scorta degli obiettivi rilievi che appaiono documentati nella nostra memoria difensiva.Un processo fondato su regole di tutela di tutte le parti e’ la nostra migliore garanzia, ed e’ questo un presupposto di giustizia che può e deve trovare applicazione anche in questo procedimento.
La memoria a difesa di Stefano Mauri, si snoda, tra gli altri, su 3 passaggi fondamentali.
Il primo riguarda la completa inattendibilità delle dichiarazioni rese dal sig. Carlo Gervasoni, unico soggetto di riferimento dell’accusa, che risultano contraddittorie e inattendibili, non trovando mai e in nessun caso riscontro né convergenza con le dichiarazioni rese da altri testimoni.
Tantopiù che in altri procedimenti la manifesta inattendibilità di Gervasoni è stata puntualmente verificata. Inoltre Gervasoni non riferisce mai circostanze dallo stesso direttamente constatate, ma sempre ed esclusivamente fatti riferiti da altri soggetti, che, a loro volta, riferiscono di dichiarazioni apprese da terzi.
Il secondo passaggio della memoria riguarda la documentazione depositata dalla difesa relativamente all’intero flusso di giocate registrate presso l’agenzie del sig. Luca Aureli, ritenuto dall’accusa collettore e strumento essenziale del concorso di Mauri alla presunta manipolazione delle partite contestate. Tale documentazione evidenzia in modo oggettivo la totale insussistenza di ogni anomalia riferibile ai risultati di entrambe le partite oggetto di contestazione.
Da tale documentazione, che riguarda sia il flusso di giocate, che i tempi di registrazione delle stesse, che la qualità dei valori delle giocate (pochissime e di modestissimo valore), emerge chiaramente la assoluta inconciliabilità delle medesime con i presunti accordi manipolatori.
Il terzo passaggio della memoria argomenta che risulta pienamente documentata la dichiarazione espressa da Mauri, sin dal primo interrogatorio di garanzia, che concilia perfettamente le sue giocate sul tennis, attraverso la scheda resa disponibile da Aureli (il cellulare di Samantha Romano), con i tabulati che registrano i contatti Mauri/Romano/Aureli per le giocate di Goldbet“.
(FINE)
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