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LO VEDI, E LO SENTI, A ROMA C’E’ MARINO
IL ROMANISTA (C. Fotia) – Il primo cittadino si racconta: “Simpatizzo per la Roma, ma mi piacerebbe essere riconosciuto come il sindaco di tutti…”
RASSEGNA STAMPA – Il Sindaco di Roma Ignazio Marino, parla a tutto campo sulle pagine de Il Romanista (C.Fotia), nella settimana del derby rivelando la sua fede calcistica e cosa si aspetta dai tifosi delle due squadre
UN APPELLO AI TIFOSI – “Io chiedo sopratutto ai tifosi di entrambe le squadre di aiutare tutta la città a godere di una giornata di gioia, di festa di partecipazione, di entusiasmo per uno sport che coinvolge in maniera così forte una grandissima parte delle romane e dei romani e isolare e tenere lontani tutti coloro che vorrebbero trasformare una giornata di festa in una giornata di dolore per violenze fisiche o verbali. Dobbiamo dimostrare che siamo in gradi assumere da soli un atteggiamento civico e positivo. Io ci conto!“.
SUL RAPPORTO CON I LAZIALI: “Spero di essere riconosciuto come il sindaco di tutte e di tutti. Lunedì sera al processo del Lunedì ho volutamente indossato una sciarpa che portava i colori di entrambe le squadre“.
SULLA SUA FEDE ROMANISTA – “Non mi reputo un grande esperto di calcio. Proprio a voi ho spiegato com’è nata la mia simpatia per la Roma.Conosco la Roma più della Lazio per via del mio più grande amico Guido, che è davvero un romanista doc, conosce a memoria date, formazioni, partite. Con lui era chiaro che quando giocava la Roma si fermava tutto e insieme a lui ho imparato a conoscere tanti giocatori, a vivere momenti emozionanti e momenti di sconforto. In questo momento però ciò che mi sta più a cuore è condividere un momento di gioia con tutti i tifosi della Roma e della Lazio. Mi appello al popolo dei tifosi affinchè episodi come quelli che hanno portato alla squalifica delle curve della Roma e della Lazio non si ripetano più. Roma dev’essere un esempio positivo per le altre città italiane“. […]
UN RICORDO DI UN DERBY: “Capisco che infliggo un dolore a tutti i romanisti, ma non posso ovviamente dimenticare che il 26 maggio si votava per il primo turno delle elezioni comunali nelle quali ero candidato a sindaco. Era un giorno di silenzio elettorale che vissi diviso tra il timore di incidenti che turbassero la città e la tensione per il risultato elettorale. Però, se voglio andare a ricordi più allegri, posso pensare alla cinquina dei derby vinti di fila dalla Roma!”.
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