INTERVISTE
Lotito: “I colori laziali uniscono, vogliamo vincere per merito”
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Ieri, lunedì 17 febbraio, si è tenuta la celebrazione per i 125 anni della Società Sportiva Lazio, presso la sala Tatarella della Camera dei deputati, organizzata dal Lazio Club Montecitorio. Oltre al presidente Claudio Lotito presenti anche il presidente della Polisportiva, Antonio Buccioni, e i calciatori Nicolò Rovella e Gustav Isaksen.
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Festeggiati i 125 anni al Lazio Club Montecitorio: le parole di Lotito
Queste le parole di Claudio Lotito durante la cerimonia dei 125 anni del club al Lazio Club Montecitorio e a margine dell’evento, ai cronisti presenti: “Mi fa piacere vedere che i colori laziali uniscono, sono inclusivi. Vedo rappresentanti di varie fazioni politiche, lo dico che perché significa che ci accomunano dei sentimenti autentici, un modo di vivere e una passione. Un aspetto valoriale che loro mettono in campo, puntiamo sui risultati che siano il frutto del merito. Ogni tanto gli tolgono cose che gli spetterebbero, la partita col Napoli è stata particolare. Sul piano del merito avremmo meritato un risultato diverso perché l’hanno dimostrato sul campo. L’hanno strameritato e fatto una prestazione eccezionale, poi nel calcio lo sapete: quella carambola se la ripeti cinquanta volte non entrerà mai”.
Sul valore della Società Sportiva Lazio
“Il tema è che noi siamo qui per diffondere questo credo, questo modo di essere, l’orgoglio dell’appartenenza. La nostra storia è nata nel 1900 su un aspetto valoriale che ha determinato delle scelte all’epoca importanti, è stata eletta Ente Morale. Portiamo avanti i valori dello sport e del rispetto. Vi dico cosa mi ha detto l’arbitro ieri in campo: “La vostra squadra non si fa mai rimproverare per i comportamenti”, noi siamo troppo persone per bene. Vogliamo vincere per merito non perché qualcuno dall’alto vuole la vittoria. Oggi avete visto quel fatto dello striscione a Parma, se lo avessero fatto i laziali sarebbe successo un cataclisma. Quando ho ereditato questa società veniva attaccata costantemente e giudicata antisemita, oggi la Lazio ha un presidente che fa parte della commissione contro l’antisemitismo. Tutto ci possono dire tranne che siamo antisemiti, parlano i fatti e il campo. I miei giocatori sono troppo delle persone per bene, cercano sempre di sopraffarci. Creiamo i presupposti per una formazione tale che sia da laziali, alleniamo il fisico ma anche la mente. Stiamo costruendo l’Academy che prevede altri sette campi, uno studentato, la scuola, l’albergo e la chiesa perché vogliamo che i ragazzi tramandino questi valori. Porteremo solo così a casa il risultato”.
Su Ricci e Rovella
“Sono stato attaccato da tutti in estate quando non ho preso Ricci, ma ho preso Rovella che vale cento volte Ricci e lo dico non solo dal punto di vista sportivo, ma come persona”.
Su Isaksen
“Non parliamo di Isaksen, il salmone vi darà grandi soddisfazioni. Ha cominciato a capire che siamo dei combattenti e lo faremo fino alla fine. Sta a voi sul campo crederci, quando lo fate si vede.
Sul ritiro estivo
“Da qui al 31 marzo, siamo al 15 di febbraio. Lo scorso anno siamo stati bistrattati e nonostante abbiamo portato un arricchimento al territorio con la nostra presenza, abbiamo creato un clima di affiatamento e disponibilità da parte della squadra. Quest’anno abbiamo ricevuto un atteggiamento ostile da parte dell’amministrazione, la Lazio ha uno dei centri sportivi più grandi d’Italia e ha la possibilità di poter organizzare ritiri al proprio interno: ha tanti campi, piscine, palestre, settore medico. Stiamo valutando se continuare nell’andare in altri posti lontano da Formello dove tra l’altro c’è un microclima ventilato, rispetto a altri dove non si respira. è una valutazione che dobbiamo fare e non la stiamo facendo ora che abbiamo cose più impellenti”.
Sul nuovo stadio
“Siamo qui per sottolineare l’orgoglio per l’appartenenza e un approccio nel fare calcio in modo diverso. Spero di riuscire a realizzare anche lo Stadio, stiamo lavorando. Ho presentato il progetto, l’amministrazione comunale è molto disponibile e nonostante sia romanista, lo sapete, si è compiaciuta per il progetto. Cerchiamo di fare le cose fatte bene per la città e i cittadini. Abbiamo avviato l’iter. Per quanto concerne l’Academy siamo avanti: prevede 7 campi, la foresteria, la scuola e la chiesa fondamentale. Abbiamo già costruito un nuovo ristornate e un bara, anche un negozio in zona. E poi abbiamo avviato l’iter burocratico per lo stadio. Deve essere avviata la conferenza dei servizi, siamo allo studio dei documenti di prefattibilità”.
Sul progetto Stadio e il valore per la città
“Lo stadio così come lo abbiamo concepito è un bene per tutta la città e non solo per i laziali. Un investimento di 140 milioni di euro di cui beneficeranno gli abitanti del quartieri. Toglieremo il disastro attuale dal punto di vista estetico e strutturale, miglioreremo l’acustica, pianteremo delle piante per incrementare il verde, strade che avranno la capacità di ridurre le temperature e l’inquinamento. Tutto attraverso un team di esperti del La Sapienza che della Terza Università di Roma, abbiamo massimi esperti. Sono fiducioso, salvaguarderemo la storia di quello stadio nato per il calcio. Lo vogliamo adibire a stadio del calcio con tutte queste migliorie senza snaturare l’aspetto architettonico dei Nervi. Il nipote è contento e soddisfattissimo di questo. Stiamo lavorando con la logica di fare l’interesse della collettività e non solo della Lazio”.
Sul rinnovo di Pedro
“Non riesco a capire perché si parla sempre dei rinnovi o del prezzo dei giocatori. Questa società è gestita da Lotito che ha assunto l’onere e l’onore di rappresentarla per gestirla nel migliore dei modi, a tutela degli interessi esclusivi del club. Deciderà Pedro se continuare o meno, la società è a disposizione per trovare la soluzione migliore. Quando ho posto il problema hanno tutti riso, a giugno tutti contro di me perché ho portato Baroni e giocatori sconosciuti. Io adesso ho avuto offerte superiori a 50milioni per alcuni giocatori e non mi pare di aver venduto nessuno, anzi. Ho comprato giocatori. Faccio le cose come vanno fatte. Voglio che il club competa a livello internazionale. Falconiere? Stiamo lavorando per risolvere questo problema. Lui è asserragliato lì dentro perché non vuole uscire, quello che è successo è vergognoso e tra l’altro lo aveva già fatto col Benfica
Sul possibile derby europeo
“Intanto noi siamo qualificati, loro ancora devono qualificarsi. Poi vedremo”.
Sullo striscione esposto dai tifosi della Roma a Parma
“Avete visto quel fatto dello striscione a Parma, se lo avessero fatto i laziali sarebbe successo un cataclisma. Quando ho ereditato questa società veniva attaccata costantemente e giudicata antisemita, oggi la Lazio ha un presidente che fa parte della commissione contro l’antisemitismo. Tutto ci possono dire tranne che siamo antisemiti, parlano i fatti e il campo. I miei giocatori sono troppo delle persone per bene, cercano sempre di sopraffarci”.
Sul caso Bernabè
“Quando qualcuno ci chiederà perché è stato tolto il falconiere, la risposta è che non incarnava più i nostri valori come il rispetto dell’essere umano, la serietà. Il falconiere che andava nelle scuole dopo quello che ha fatto, che formazione poteva dare? Da padre di famiglia ho ritenuto la rescissione immediata del contratto. Troveremo chi rappresenterà il nostro simbolo in modo adeguato. Io capisco che ho privato i bambini di emozionarsi, ma lo riporteremo in campo per loro. Non disperate, ci siamo e ci saremo”.
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