LOTITO contro i tifosi della Salernitana:”Il calo è colpa del poco pubblico”

NOTIZIE SS LAZIO – Come riporta granatissimi.com, il presidente e di Lazio e della Salernitana, Claudio Lotito è intervenuto sulla situazione dei granata ai microfoni di LiraTv, ha analizzato il momento non esaltante della squadra di Perrone lanciando un monito al pubblico dell’Arechi.

Ecco cosa ha estratto la nostra redazione.

“Voglio ringraziare i 4mila che vengono sempre ed i mille che fuori casa fanno sentire la propria vicinanza alla squadra, loro sono il nostro zoccolo duro. Devo dire, però, che se la squadra ha avuto un calo, se gli episodi ci girano contro e se le cose non stanno andando per il verso giusto è anche perchè c’è poco pubblico all’Arechi; giocare in uno stadio semivuoto non trasmette stimoli alla squadra […]. Qua date tutto per scontato, fate un danno se considerate il vantaggio sulla terza, bisogna ragionare in funzione della seconda in classifica che, ad ora, ha solo 3 punti meno di noi. Ricordate l’anno scorso il testa a testa col Marino? Se Iannarilli non parava il calcio di rigore saremmo rimasti in serie D. […] il pubblico è la componente fondamentale, la squadra va responsabilizzata e […] devono dimostrare la loro bravura con i fatti a 12mila persone. E’ un problema di stimoli, mi dovete dire davanti a 12 mila spettatori chi ha il coraggio di sottrarsi dal dare il 100% in campo […]. Con l’Aprilia c’era tanta gente e la Salernitana ha fatto una grandissima partita, i salernitani devono capire  che a qualcuno non fa piacere che siamo primi in classifica e bisogna lottare insieme con le unghie e con i denti. […] Il momento negativo dipende dalla mancanza del pubblico che pungola la squadra. Domenica con il Pontedera mi aspetto 12 mila spettatori, ci giochiamo il campionato contro la seconda; è un vero e proprio spareggio, perchè mancano 8 giornate. E’ fondamentale (Lotito scandisce la parola). Mi aspetto gli stessi spettatori che sono venuti l’ultima partita della Serie D con il Monterotondo. Un conto sono gli stimoli che può dare il presidente o l’allenatore, un altro è quello che possono dare gli spettatori. […] Vi faccio il film della settimana passata: arrivo allo stadio, lo trovo semi-vuoto, noto l’atteggiamento psicologico del pubblico che viene trasmesso anche ai giocatori. Io vengo da Roma e dico sono un cretino, perchè qui i salernitani non ci vengono e non se ne fregano. E questo si traduce anche alla squadra, quindi i ragazzi sono demotivati. Se i calciatori provano la stessa sensazione giocando davanti a soli 3mila spettatori, che tipo di partita ci possiamo aspettare contro il Pontedera, secondo in classifica e dotato di un buon organico? La società sta facendo tutto quello che deve fare, ma il pubblico non deve tenere più il passo del gambero: troppi passi indietro nel numero di presenze, assieme alla concentrazione ed alla determinazione il tifo è il terzo fattore determinante per conseguire i risultati”.