ESCLUSIVE
LOTITO e i procuratori: una storia di odio e amore. PALLAVICINO a LN: “La storia dà ragione al presidente”
ESCLUSIVA LAZIONEWS.EU. Il noto procuratore, autore del libro “Tenetevi il miliardo” scritto assieme all’attaccante Cristiano Lucarelli, parla della dirigenza biancoceleste…
ESCLUSIVA LAZIONEWS.EU – I tifosi della Lazio pregustava da diversi giorni l’arrivo dell’attaccante Burak Yilmaz e, invece, come per Anderson a gennaio, sono rimasti a bocca asciutta quando alle ore 23.00 dello scorso 2 settembre la porta ufficiale del calciomercato si è chiusa. L’attaccante turco resta al Galatasaray, i tifosi della Lazio delusi si consolano con l’arrivo ufficiale di Perea che occupa la casella da extracomunitario lasciata libera fino all’ultimo istante dalla società biancoceleste. A far saltare il banco è stato il procuratore dell’attaccante, Egesel Ali che ha avanzato al presidente Lotito la richiesta di 2 milioni di euro di commissione sul trasferimento. Una rivendicazione considerata eccessiva e così l’affare Yilmaz è saltato con buona pace del ragazzo, del Galatasaray e della Lazio stessa che avrebbero tratto da questo trasferimento vantaggi reciproci.
LOTITO E I PROCURATORI – La storia di Claudio Lotito con i procuratori non è certo facile. Il presidente biancoceleste già in passato ha avuto storie tese con alcuni agenti. Di recente la telenovela con Ulisse Savini, procuratore di Modibo Diakitè che chiedeva un ingaggio non certo rispondente ai parametri fissati dal presidente biancoceleste. Prima ancora la lunga querelle con Luis Ruzzi, agente di Mauro Zarate il quale in una delle tante intervista ha accusato il numero uno di Villa San Sebastiano di “essere un prepotente che si avvale anche di minacce e gesti poco simpatici”. O ancora il tira e molla da oltre un anno con Joseph Lee, agente di Hernanes con il quale i colloqui per il rinnovo sono iniziati da tempo ma la firma del talento carioca è ancora lontana.
“TENETEVI IL MILIARDO” – Un cosa è certa, il presidente Lotito non ha mai avuto a che fare con calciatori e agenti come Cristiano Lucarelli e Carlo Pallavino che nell’estate del 2003 rinunciarono al famoso miliardo di lire e le varie commissioni (i due hanno scritto anche un libro “Tenetevi il miliardo) pur di trovare l’accordo con il presidente amaranto Spinelli e far indossare la maglia del Livorno all’attaccante toscano.
Per avere un’opinione in più sull’affair Yilmaz abbiamo contattato lo stesso agente Carlo Pallavicino, per commentare con lui la strategia in sede di mercato che si segue in casa Lazio.
Sfumato l’affare Yilmaz per colpa delle richieste del procuratore. Dott. Pallavicino, lei e Lucarelli rinunciaste ad un miliardo di lire pur di andare al Livorno.. Ci può raccontare cosa successe nell’estate del 2003?
“Sono passati molti anni (ride ndr). Fin da ragazzo Cristiano tifava Livorno e da più di un anno seguiva di nascosto le partite del Livorno quando lottava per andare in Serie B. Aveva pensiero fisso a Livorno che erano più di 50 anni che non andava in Serie B. Dal giorno della promozione del Livorno, lui non ha avuto altro per la testa se non andare a Livorno ed era pronto a tutto per questo. Cercò di convincere il presidente del Livorno Spinelli anche se effettivamente Lucarelli costava tanto, aveva un ingaggio importante. Fu una trattativa lunga ed estenuante, rinunciò a dei soldi perché altrimenti non sarebbe mai potuto andare a Livorno. Spinelli tirò fuori dei soldi, il Torino ne tirò fuori altri e Cristiano rinunciò a 500 mila euro. All’epoca che eravamo al passaggio dalla lire all’euro, ci venne in mente di intitolare il libro “Tenetevi il miliardo”.
Lei si è fatto un’opinione sulla storia Yilmaz-Lazio?
“Non ho assolutamente notizie di questa trattativa. Mi hanno solo detto che la trattativa è saltata perché il procuratore di Yilmaz ha chiesto dei soldi in più. Credo che sarebbe opportuno sentire tutte le campane prima di dare un giudizio. Non metto in discussione le parole del presidente però a volte le trattative sono complesse e se uno non conosce bene i dettagli si rischia solo di fare demagogia e dei discorsi senza senso. La realtà c’è sempre ma non è facile conoscerla”.
I suoi rapporti con Lotito.
“Ho avuto a che fare con il presidente Lotito, l’esperienza più intensa è stata la vicenda Pandev che tutti sappiamo poi come si è conclusa”.
Più facile trattare con Lotito o con Spinelli?
“Sono state due esperienze molto intense entrambe. Ognuna a modo proprio però se da un lato quelle con Spinelli sono finite bene, con Lotito è finita male. Questo è il mio rammarico perché avevo un ottimo rapporto con Lotito e mi dispiace che sia finita in quel modo”.
Un giudizio sul mercato della Lazio?
“Ho seguito poco la campagna acquisti della Lazio. Non so dare una risposta corretta. Posso dire però che ormai sono dieci anni che c’è scetticismo ad inizio stagione verso la Lazio poi ogni anno riesce ad ottenere risultati. La storia parla a favore di Lotito e di Tare perché alla fine sono riusciti a fare le cose fatte bene”.
Giuseppe Opromolla
@OpromollaPeppe
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