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LOTITO: “Giorgio Sandri deve essere orgoglioso di Gabriele”. CRISTIANO: “La gente non ci ha mai fatto mancare l’affetto”
Il presidente biancoceleste e il fratello di Gabriele parlano alla Radio ufficiale
LOTITO: “Giorgio Sandri deve essere orgoglioso di Gabriele”. CRISTIANO: “La gente non ci ha mai fatto mancare l’affetto”
Il presidente biancoceleste e il fratello di Gabriele parlano alla Radio ufficiale
A Lazio Style Radio va in onda l’intervista fatta da Stefano De Martino a Claudio Lotito e Cristiano Sandri quest’oggi. E’ stata una giornata importante, un avvicinamento alla fondazione. Risponde il presidente: “Ho voluto fare questa conferenza perché ritenevo importante far capire l’animo che è alla base di questo rapporto, dell’unità di intenti, basato sul rispetto delle regole, sulla legalità. Quell’episodio che ha tolto la vita a un nostro familiare deve essere uno sprono per tutti affinché questo episodio non si ripeta. Resterà per sempre nella storia del club. E spero che la fondazione rappresenti un punto di riferimento per educare i tifosi a comportamenti in linea con il rispetto delle regole in modo da costruire un tifo sano e corretto. La SS Lazio vuole insegnare questi valori. Questa tragedia non deve rimanere un fatto del passato, ma deve essere tramandata nel futuro come esempio”.
Parola a Cristiano: “Come dicevo in conferenza, l’emozione è tanta, ci troviamo nella casa della Lazio. E’ un binomio importante e domenica si scende in campo con quelle casacche biancocelesti che portano il nome della Fondazione Gabriele Sandri. Siamo partiti per veicolare un messaggio importante. Il tifo deve essere rappresentato e noi nel nostro piccolo cercheremo di contribuire e fare da faro per esaltare quei valori dello sport sani, che aggregano. Gabriele deve essere ricordato con queste iniziative positive”.
Domanda per Lotito. Come padre di famiglia lei mi ha sempre sottolineato la sofferenza della famiglia Sandri. Cosa si sente di dire?: “Ricorderete quando quel giorno dissi che era morto un familiare della Lazio perché ritenevo che il rapporto con la tifoseria sana è parte integrante con noi stessi. Sono tutti figli di questa famiglia. Io dico alla famiglia Sandri di andare avanti, di avere la forza di proseguire con questo cammino. E’ stata persa una vita, ma è una vita che permane come esempio, nei sentimenti, nel cuore dei tifosi che ogni partita lo ricordano. Deve essere unaa forma di ricordo ‘piacevole’ nella disgrazia. E’ una morte che è servita per riscoprire alcuni valori che negli ultimi tempi si erano persi. Valori di un gruppo unito per raggiungere traguardi ambiti. Per un padre può rappresentare un motivo di orgoglio aver avuto un figlio che ora rappresenta questi valori”
Un ultima battuta per Cristiano Sandri: “La gente comune non ci ha mai fatto mancare l’affetto, ogni volta che si gioca ricordano Gabriele con cori e striscioni. La mia famiglia è laziale perché ci ha tramandato questi colori mio padre che non si perdeva una partita. Sono orgoglioso di avere questi tifosi e voglio ricordare che l’iniziativa è partita proprio dalla gente”.
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