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Caso Lotito, parla l’avv.Gentile: “Pronti ad essere ascoltati dai pm. Lazio? Nessuna ripercurssione”
L’inchiesta è scaturita da una telefonata registrata del patron biancoceleste…
NOTIZIE LAZIO – Possibili guai all’orizzonte per il presidente Claudio Lotito…
11/6
AGGIORNAMENTO ORE 14.45 – Sulla questione interviene anche l’avvocato Gian Michele Gentile, legale di Claudio Lotito: “Chiederete di essere ascoltati a Napoli? Certo, prenderò contatti già oggi con il pm per sapere che programmi ha e se intende sentirci, ma per essere ascoltati vogliamo sapere da cosa ci dobbiamo difendere – riporta Il Messaggero -. La frase ‘i miei accusatori diventeranno accusati’ detta ieri da Lotito? Si riferisce alla denuncia fatta a Iodice per calunnia e diffamazione. Il caso è stato affidato a Napoli solo per competenza territoriale. Il presidente è stato ascoltato la scorsa settimana dal procuratore Palazzi. Nuove prove? Non ci risultano. Il dossier prodotto da Iodice? Alla luce degli atti di indagine mandati alla procura federale non c’erano dichiarazioni accusatorie nei confronti del presidente Lotito. Tutti quelli che hanno votato a favore di quel programma nell’assemblea di Lega Pro lo avevano fatto condividendolo ed escludendo che ci fossero state intimidazioni o cose di carattere economico. Già abbiamo prodotto tutta questa documentazione quando Lotito è stato ascoltato dal pm di Roma. Ripercussioni sulla Lazio? Non era in Lega Pro in rappresentanza della Lazio, ma in quanto rappresentante della Salernitana e della Figc”. Entro il 16 giugno Palazzi (se non riceverà una proroga), dovrà decidere se archiviare il caso o rinviarlo a giudizio. Con tre mesi e sedici giorni di inibizione, Lotito cadrebbe dalla carica di consigliere federare, avendo già cumulato 8 mesi e quindici giorni da precedenti sanzioni.
10/6
AGGIORNAMENTO ORE 20.50 – Secondo indiscrezioni raccolte dalla nostra redazione il patron biancoceleste non partirà per Spalato, dove venerdì si giocherà il match di qualificazioni europee tra Italia e Croazia.
AGGIORNAMENTO ORE 20.25 – E’ uscito dalla sede della Figc il presidente Lotito…
AGGIORNAMENTO ORE 19.20 – E’ uscito in questo momento il pm (lo stesso che ha ascoltato anche il presidente federale Tavecchio per oltre 8 ore), Vincenzo D’Onofrio, che però, da quanto raccolto dalla nostra redazione, non si sarebbe nemmeno incontrato con Lotito. Nel frattempo il resto del gruppo ispettivo è ancora in Figc.
AGGIORNAMENTO ORE 19.17 – La Figc intanto precisa che “non eroga contributi federali ad alcuna Società professionistica e che a partire dall’ultima stagione sportiva non ha erogato alcun contributo nemmeno alle Leghe”.
AGGIORNAMENTO ORE 19.10 – Nel frattempo, alle 18.40, Claudio Lotito è arrivato nella sede della Figc dove sono ancora in corsa da questa mattina (da circa 10 ore, ndr) le perquisizioni della Digos. Come riporta l’Ansa, il consigliere federale e patron di Lazio e Salernitana potrebbe anche rinunciare ad andare domani a Spalato per il match che l’Italia giocherà venerdì in Croazia.
AGGIORNAMENTO ORE 19 – Intanto la Corte Federale d’appello della Figc conferma l’ammenda di 10mila euro agli indirizzi di Claudio Lotito annullando però quella nei confronti della Lazio per “insussistenza del fatto” a seguito del ricorso del club capitolino sul deferimento del patron per “aver leso la reputazione di Pino Iodice”.
AGGIORNAMENTO ORE 18.40 – Arrivano ulteriori sviluppi e aggiornamenti in merito alle indagini sul presidente Lotito. I magistrati della Procura di Napoli infatti, come si legge nel decreto di perquisizione eseguito dalla Digos di Napoli e riportato dall’Ansa, vogliono “verificare se il presidente Claudio Lotito, in forza dell’appoggio elettorale garantito all’attuale presidente federale Carlo Tavecchio, abbia ricevuto vantaggi, anche economicamente valutabili e una posizione di controllo da indurre i suoi interlocutori a ritenerlo in grado di condizionare la tempistica delle corresponsioni dei contributi federali o in una posizione di dominio anche nelle leghe inferiori e, quindi, far assecondare per ciò solo le sue richieste e i suoi desiderata in relazione alle decisioni assembleari “.
AGGIORNAMENTO ORE 18.03 – E’ arrivata la risposta del presidente Lotito attraverso un comunicato: “Da mesi sono oggetto di una campagna diffamatoria e calunniosa il cui fine è indubbiamente quello di ostacolare l’opera di risanamento del calcio, che sto contribuendo faticosamente a portare avanti, come dimostrato dai molteplici provvedimenti già adottati allo scopo di assicurare l’assoluta trasparenza del sistema. Consapevole di questo, mesi addietro, avevo appunto presentato presso la Procura di Roma una denuncia per diffamazione e calunnia. Confido che la magistratura, nella quale ho da sempre la massima fiducia, possa in breve tempo chiarire positivamente la mia posizione al fine di trasformare i miei accusatori in accusati”.
AGGIORNAMENTO ORE 15.43 – La Digos quest’oggi ha effettuato delle perquisizioni anche nell’ufficio di Lotito a Formello e in quello in Federazione di Mario Macalli, che come riporta ‘repubblica.it’, ha risposto: “Stanno perquisendo il mio ufficio in Figc? Io non ho mai avuto nemmeno un gabinetto in Figc. Non so nulla, sono squalificato e non metto piede nei luoghi istituzionali. Faranno il loro dovere. Lotito indagato? Chiedetelo a lui non a me”. Il tutto dopo che il procuratore Palazzi aveva chiesto un proroga di 40 giorni alle indagini in seguito alla consegna della telefonata tra Lotito e Iodice. Inoltre, dopo la denuncia ai danni del dg dell’Ischia per calunnia e diffamazione, il patron di Lazio e Salernitana potrebbe averne effettuata un’altra anche contro ignoti per tentata estorsione. L’accusa mossa a Lotito è quella di aver fatto pressioni sui dirigenti di Lega Pro per constringerli a votare l’approvazione di bilancio in senso favorevole alle sue richieste, per acquisire una posizione di forza, il tutto innestato in un presunto ‘meccanismo intimidatorio’.
AGGIORNAMENTO ORE 14.30 – In merito alla questione la Figc ha emesso un comunicato ufficiale: “In relazione alle operazione di indagini in corso, svolte dalla procura di Napoli, questa mattina il presidente Tavecchio è stato ascoltato in qualità di persona informata dei fatti ed ha assicurato la massima collaborazione da parte della Federazione”. Nel frattempo, la DIGOS (all’interno sia degli uffici della FIGC che di Villa San Sebastiano dalle 10 di mattina) ha già portato via diversi faldoni.
AGGIORNAMENTO ORE 14.00 – Ai microfoni di Radio Kiss Kiss, Pino Iodice, dg dell’Ischia Calcio, dichiara: “Ci sono stati sviluppi concreti e seri, adesso Lotito è indagato e sono stati perquisiti vari uffici. Non posso aggiungere altro a ciò che ho già detto per non intralciare le indagini, ho esposto tutto ciò che è accaduto quando sono stato convocato a febbraio e non credo che l’inchiesta sia stata aperta solo per le mie dichiarazioni. Se si è arrivato a tutto ciò è perché è stato confermato l’oggetto delle telefonate di Lotito ad altri dirigenti. Giusto che vengano sanzionate le persone e prevalga la giustizia, persone del genere devono sparire dal mondo del calcio e dovrebbe lasciare, non dico la presidenza della Lazio, ma la carica che copre nella Lega. Negli ultimi tempo noi di Lega Pro abbiamo subito tanto ed arrivato il momento di farci sentire”.
AGGIORNAMENTO ORE 11.05 – Come riferisce gazzetta.it, è in corso una perquisizione da parte degli agenti della Digos nella sede della Federcalcio, nell’ambito di un’inchiesta condotta dalla Procura di Napoli. Nell’indagine risulta indagato per tentata estorsione anche il numero uno biancoceleste: a quanto si è appreso l’inchiesta è scaturita dalla registrazione di una sua telefonata consegnata agli inquirenti dal dg dell’Ischia Calcio, Pino Iodice nei mesi scorsi. I presunti illeciti riguardano l’erogazione di finanziamenti a società calcistiche. L’inchiesta è condotta dai pm di Napoli Vincenzo D’Onofrio, Vincenzo Ranieri, Stefano Capuano e Danilo De Simone ed è coordinata dal procuratore aggiunto Vincenzo Piscitelli.
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