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DECANDENZA LOTITO, la S.S. LAZIO fa luce sulla vicenda. La FEDESUPPORTER commenta: “Per noi la sentenza è definitiva”
NOTIZIE SS LAZIO – La società biancoceleste, tramite un comunicato ufficiale, spiega i fatti che coinvolgono in prima persona il presidente laziale…
NOTIZIE SS LAZIO – La S.S.Lazio, tramite un comunicato stampa, cerca di fare chiarezza sulla vicenda che in questi giorni vede protagonista il patron biancoceleste Claudio Lotito, spiegando che sarà compito della Corte di Appello di Milano la determinazione della pena con un rinvio di giudizio non ancora fissato.
AGGIORNAMENTO ORE 18.25: “Abbiamo riscritto alla Consob, facendo alcune precisazioni su quel comunicato e richiamando quanto avevamo già sintetizzato nelle altre comunicazione che avevamo dato al Coni o alla Federcalcio – esordisce Alfredo Parisi, presidente della Federsupporter, a a Lalaziosiamonoi.it -. Per noi la sentenza è definitiva, è stata emessa dalla Corte di Cassazione e quindi non può essere più modificata. In base a questo, si applicano tutte quelle norme e quelle conseguenze che sono previste sia dal Codice di Comportamento Sportivo che dalle Noif della Federcalcio. Abbiamo ribadito questa posizione sia alla Consob, che al Coni e alla Federcalcio, poi facciano un po’ quello che vogliono. Ma l’interpretazione è talmente chiara… Dal punto di vista giuridico, non ci sono possibilità né di equivoci né di interpretazioni. Esiste un fatto? E’ stato commesso un reato? L’imputato è stato condannato? Sì, e da questa condanna scaturiscono tutte le altre conseguenze. Se poi vogliono fare finta che non esistano i regolamenti, purtroppo non è un problema che riguarda noi, ma le istituzioni, a cui abbiamo seguitato a far presente questa situazione. Il comunicato non specifica come la sentenza sia stata rinviato alla Corte d’Appello unicamente per la rideterminazione della pena. E’ un passaggio equivoco. Per me la sentenza è passata già in giudicato, per quanto riguarda la condanna dell’imputato. Poi si tratterà di vedere quando la Corte d’Appello inizierà il giudizio per la quantificazione della pena, ma questo è un altro discorso. Il Coni è stato estremamente corretto, sulla scorta della nostra segnalazione ha richiesto documenti e chiarimenti alla Figc. Credo che le istituzioni, per essere rispettate e per rispettare a loro volta le persone che vi ruotano attorno, compresi i tifosi, non possano che prendere un’unica decisione. Se dovessero prendere una decisione diversa, sarebbe un modo di dequalificarsi nei confronti di tutti e le istituzioni perderebbero in credibilità“.
AGGIORNAMENTO ORE 14.55: “In adempimento a quanto richiesto dalla Consob in data 4 marzo 2014, il Consiglio di Gestione della S.S. Lazio s.p.a. rende noto che la Corte di Cassazione, con sentenza in data 4 luglio/30 dicembre 2013, n. 51897/13, ha annullato senza rinvio la condanna emessa dalla Corte di Appello di Milano il 12 marzo 2012 nei confronti del dott. Claudio Lotito per i reati di aggiotaggio e ostacolo alla vigilanza, ed ha annullato con rinvio la stessa sentenza per la parte relativa al reato di omessa alienazione di partecipazioni rilevanti, mandando alla Corte di Appello di Milano per la determinazione della pena. Il giudizio di rinvio non è stato ancora fissato. Il Consiglio di Gestione della società ha ritenuto che, non contenendo la sentenza della Corte di Cassazione alcuna condanna definitiva ad alcuna pena, non si sia in presenza dei presupposti richiesti dall’art. 18 dello Statuto o dall’art. 22 bis delle Norme Organizzative Interne della FIGC. Il Consiglio di Sorveglianza della società ha condiviso le considerazioni del Consiglio di Gestione ed ha acquisito un certificato penale del dott. Claudio Lotito, rilasciato a fine febbraio 2014, nel quale non risultano annotate condanne passate in giudicato. Il Consiglio di Sorveglianza rimane, comunque, in attesa dell’esito del giudizio di rinvio e del passaggio in giudicato della sentenza che concluderà il processo”.
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