INTERVISTE
Lotito: “Un giocatore della Lazio non avrebbe mai fatto il gesto di Mancini”
LOTITO MANCINI ROMA LAZIO – Non si placa l’onda lunga generata dal gesto di Gianluca Mancini durante l’immediato post derby. A dire la sua ci pensa anche il presidente della Lazio, Claudio Lotito.
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Lotito sulla multa a Mancini: “Secondo voi è una sanzione congrua?”
Queste le parole di Claudio Lotito a margine della presentazione di Euro 2024 a Villa Almone: “Il gesto fatto da Mancini non lo avrebbe mai fatto un giocatore della Lazio, il comportamento dei nostri giocatori è completamente diverso da quello delle altre squadre”.
Sulla multa a Mancini
“Secondo voi, è una sanzione congrua? Rispetta i valori dello sport? Ognuno di noi è in grado di giudicare. Noi non possiamo che attenerci a quello che il giudice ha deciso, solo questo posso fare”.
Su Tudor
“Ho preso Tudor e mi aspetto che possa dare una scossa e metterli in condizioni di poter esprimere al 100% le proprie potenzialità. Alcuni giocatori l’anno scorso hanno fatto delle prestazioni, quest’anno altre. Perché? Me lo dovrebbero spiegare loro”.
Sulla campagna acquisti
“Qualche ex giocatore che ha visto il nuovo centro sportivo mi ha detto: ‘Presidente, li avete viziati troppo’. Prendo atto di quello che mi dicono alcuni veterani della Lazio, e forse comincio a pensare che è questo il problema. Non si capisce, se un giocatore l’anno scorso ha fatto cose strabilianti e quest’anno ne fa altre non può essere la campagna acquisti il problema, perché noi abbiamo perso un giocatore che ha deciso di andare via, Milinkovic, ma abbiamo rafforzato la squadra”.
Sulle condizioni di lavoro
“Le persone si misurano sui fatti. In campo non vado io, ma i calciatori. Io posso solo metterli in condizione di dare il massimo. E nel centro sportivo hanno tutto quello di cui c’é bisogno per vivere in un ambiente che consente loro di fare il massimo”.
Sullo stadio
“Io faccio le cose che sono giuste fare. Lo stadio è sicuramente una di quelle cose che servono, ora mi sono dedicato totalmente al centro sportivo che ho trasformato, stiamo facendo altri sei campi più la chiesa, la scuola e un’altra foresteria. La Lazio non è un punto di partenza ma di arrivo, quando sono arrivato io scappavano tutti. Questo sto facendo”.
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