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LOTITO si batte il petto: “Abbiamo vinto e convinto. I tifosi? Li prendiamo in considerazione, ma facciamo le scelte giuste per la LAZIO”
INTERVISTE POSTGARA- Claudio LOTITO ha assistito alla rinascita della sua Lazio dopo il tonfo milanese e ora gongola per i 3 punti messi in cascina…
INTERVISTE POSTGARA- Se n’è andato di certo soddisfatto dalla tribuna autorità. Claudio LOTITO ha assistito alla rinascita della sua Lazio dopo il tonfo milanese e ora gongola per i 3 punti messi in cascina con una prestazione da grande squadra. Il patron biancoceleste ha commentato il match nel postgara.
LOTITO A MEDIASET PREMIUM
“Ho visto una Lazio che ha vinto e convinto. E’ un risultato positivo, segno che possiamo confrontarci con tutti. E’ una formazione nuova, gli servirà tempo per essere al meglio. I tifosi? Qualche coro l’ho sentito indirizzato alla mia persona, ma io ci ho fatto l’abitudine, non è un problema. La mia posizione in Nazionale? Posso essere lì, come da regolamento. Si trasforma sempre l’attivismo in presidenzialismo. Vogliamo cambiare alcune cose, vedrete che nel giro di poco tempo alcune riforme verranno deliberate. Per altre situazioni ci vorrà più tempo. Io e Tavecchio abbiamo voglia di cambiare. Insieme vorremmo portare avanti la politica del fare, perché il calcio deve tornare importante. Le parole di Malagò? Non sono stato invasivo in Nazionale, e nemmeno inopportuno. Non esiste nient’altro. Nel rispetto delle regole e dei rapporti personali vogliamo cambiare tante cose. Con il presidente del Coni ho un’amicizia trentennale, le sue parole sono state mal interpretate”. Il discorso poi torna sul rapporto con i tifosi, burrascoso fino a prova contraria. “Io di passi in avanti verso di loro ne ho fatti. Le critiche vanno bene, ma devono essere costruttive e nel rispetto delle regole. Noi facciamo le scelte giuste per la Lazio. Il mio interesse è anche di prendere in considerazione le parole della tifoseria, ma devo anche guardare a cosa conviene alla società. Le scelte spesso non possono piacere, ma vengono fatte solo nell’interesse dell’azienda e basta”. In conclusione un commento su Marotta. “Io parlo con Agnelli, che è proprietario come me di una squadra. Lui è comunque un dirigente e non mi sembra che abbia portato delle novità. Non mi piace quando certe storie vengono messe sul personale. Il calcio è un bene di tutti e va rivalutato. Anni fa quando dicevo alcune cose venivo preso in giro. Ora le cose sono cambiate. Bisogna ritornare ai valori dello sport”.
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