Lotito-tifosi, così perde la Lazio

RASSEGNA STAMPA SS LAZIO – Contro l’ATALANTA i presenti (i dati ufficiali sono di ieri) erano 6.500: 2.200 i paganti e 4.300 (su 23 mila) gli abbonati. E la protesta continuerà. Contro il Milan la curva sarà tappezzata da striscioni con domande a Lotito. ‘La Gazzetta dello Sport‘ propone le sue domande e chiarisce la contestazione.

Ma è possibile che non si riesca a trovare un modo per uscire da questa situazione?
Lotito non lascerà la LAZIO, lo ha confermato ieri al Processo, rilanciando sul progetto stadio. Ma, a differenza delle precedenti contestazioni, quella attuale coinvolge tutte le componenti del tifo

Perché lo contestano?
I contestatori non gli rimproverano i risultati ottenuti ma i modi in cui ha gestito la società e in particolare il rapporto con la tifoseria. La sua tendenza ad accentrare tutto, a non accettare critiche e dialogo.

C’è una regia occulta, con interessi economici, alle spalle della contestazione?
Quando è arrivato alla Lazio Lotito ha stroncato certe rendite di posizione sia in curva che nel mondo che gravita attorno alla Lazio. La contestazione attuale, però, è qualcosa di molto più ampio e molto più complesso.

Lotito cosa dovrebbe fare?
Avvicinarsi alla gente, comunicare con il suo popolo, aprendo le porte di Formello e comunicando di più e meglio. La Lazio è l’unica società di Serie A che la scorsa estate e a gennaio non ha presentato ai media e ai tifosi i propri acquisti.

Come finirà?
Tocca a Lotito fare il primo passo, riavvicinare la gente che si è allontanata dalla LAZIO. Comunicando meglio, a cominciare da quello che ha fatto per la Lazio che non è poco, anzi è tanto. E poi impegnandosi da subito a rilanciare il progetto Lazio soprattutto con una campagna acquisti con più certezze e meno scommesse. Ma una cosa chiara va detta anche ai contestatori: allontanare Lotito senza che ci sia un nuovo progetto significa avventurarsi nel nulla. E non si deve dimenticare che questa LAZIO è la terza più vincente della storia dopo quelle di Cragnotti e Lenzini.