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Luis Alberto: “Battiamo la Juve e alziamo l’asticella. A fine stagione voglio il Mondiale”
LUIS ALBERTO LAZIO SPAGNA – C’era un calciatore, l’anno scorso, ai margini della Rosa. Oggetto misterioso, quasi mai impiegato da…
LUIS ALBERTO LAZIO SPAGNA – C’era un calciatore, l’anno scorso, ai margini della Rosa. Oggetto misterioso, quasi mai impiegato da Simone Inzaghi, un tunnel senza uscita ed una pazza idea in testa: “Lascio il calcio”. Stiamo parlando ovviamente di Luis Alberto, autentica rivelazione di questa nuova Lazio formato 2017/18, che ha concesso un’interessante intervista al quotidiano spagnolo ‘As’.
L’ARRIVO A FORMELLO – “Al Liverpool mi è stato chiesto di lavorare molto sul mio peso in palestra. In Italia inizialmente abbiamo lavorato molto sulla forza e sulla tenuta delle gambe. È stata molto dura, ma effettivamente mi ha aiutato a mantenere un buon livello di forma”.
L’ITALIA E ROMA – “Non ho avuto problemi con il trasferimento nella Capitale. Il tenore di vita è simile a quello spagnolo: il clima, il cibo, non è stato affatto un problema. Io e la mia famiglia siamo molto felici qui. È stato molto più duro a Liverpool“.
LA LOTTA PER IL POSTO – “Credevo di avere un ruolo da comprimario anche quest’anno, poi è cambiato tutto… Mi auguro di avere questo ruolo così importante per tutta la stagione”.
LA STAGIONE – “Abbiamo iniziato bene, portando a casa un trofeo. Ottimo anche il primo percorso in Europa League e in campionato. Ora però ci aspetta la Juventus, li abbiamo già battuti, ma sappiamo quanto è difficile affrontarli. Ma nel calcio abbiamo dimostrato che può succedere di tutto”.
GLI OBIETTIVI CON LA LAZIO – “Vogliamo andare più avanti possibile in Europa e alzare l’asticella in campionato, migliorando magari il posizionamento dello scorso anno. Io stanco? Voglio giocare quanto più possibile!”.
LA NAZIONALE SPAGNOLA – “È un desiderio e un obiettivo sempre presente. Abbiamo visto che Lopetegui non ha paura a dare una chance a chi quella maglia non l’ha mai vestita. Continuando a lavorare sodo so di poterla conquistare, magari per i prossimi Mondiali. In Italia si dà molto valore al nostro calcio, viene molto valorizzato. Siamo giocatori tecnicamente diversi, abbiamo un passo in più con la palla al piede”.
Giordano Grassi
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