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L’ultima trovata di PETKOVIC. La LAZIO si dà al «paintball»
IL CORRIERE DELLA SERA (A. Arzilli) – Iniziativa curiosa e simpatica quella dell’allenatore biancoceleste, che in vista della trasferta di Verona tenta di cementare il gruppo in un modo molto particolare..
RASSEGNA STAMPA SS LAZIO – Appuntamento di buon ora per i giocatori che Petkovic ha fatto salire sul pullman a Formello, destinazione ignota. Ultima battaglia del 2013 a Verona in vista, e in casa Lazio ci si prepara alla battaglia. Niente coltello tra i denti, solo un fucile in spalla. Come riportato dall’edizione odierna de “Il Corriere della Sera“, si chiama paintball ed è un gioco che consiste in una guerra innocua, divertente e colorata tra squadre che si danno la caccia in un percorso stile militare. Chi si ritrova una macchia addosso, è eliminato. Conta schivare il colpo e proteggere il compagno vicino, perché è proprio lui che potrebbe salvarti dal prossimo pastello vagante. Proprio quanto richiesto da Petkovic in questi mesi: solidarietà, spirito di sacrificio e comunicazione tra i reparti. In un concetto: fare gruppo. Da principio un po’ stupiti, i giocatori della Lazio si sono divisi in quattro squadre. Alla fine ha vinto il team nero capitanato da Senad Lulic e alla battaglia di vernice ha preso parte anche chi ha avuto la bella trovata, Petkovic e il mental coach Sandro Corapi. Rimasti a Formello perchè acciaccati solo Klose e Radu. Un passatempo che è anche l’ultima moda in fatto di strategie per compattare il gruppo di lavoro, unna battaglia di colore che in teoria serve a cementare i rapporti e a rimuovere le questioni che minano l’equilibrio dall’interno. Il club biancoceleste non è l’unico che ha fatto ricorso ad uno stratagemma per omogenizzare il gruppo. In estate Roma e Napoli hanno fatto qualcosa di simile in ritiro, anche se con un messaggio un po’ diverso: tutti in gommone da rafting e giù per le rapide. Come dire: «siamo tutti sulla stessa barca». Oggi Stefano Mauri è al Tnas, si decide della squalifica di 9 mesi proprio mentre il capitano della Lazio vede complicarsi la situazione a Cremona. Lotito così lo molla: “Non seguo la vicenda perché è un problema che attiene solo alla sua persona – le parole del presidente -. Non mi sento di criminalizzare nessuno perché la storia comportamentale, l’azione quotidiana e quanto è a nostra conoscenza ci fa escludere che ci possano essere stati comportamenti difformi da quello che sono le regole. Non so quello che succederà, ma attendo fiducioso il pronunciamento”.
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