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“Mai rapporti con BAZZANI”
IL CORRIERE DELLO SPORT (D. Rindone) – A seguito dei fatti accaduti nella giornata di ieri e le ipotesi formulate dal gip Salvini, la società biancoceleste nega ogni coinvolgimento e rapporto con il famoso Mister X…
RASSEGNA STAMPA SS LAZIO – La difesa della Lazio è chiara, nessun rapporto con Francesco Bazzani: “La S.S.Lazio, il Presidente Claudio Lotito ed il Direttore Sportivo Igli Tare, dichiarano di non aver avuto nessun rapporto nè di carattere sportivo, nè di carattere personale, nè di qualsiasi altro genere con il signor Francesco Bazzani. La prova è data dal fatto che costui non avesse nemmeno le utenze telefoniche nè del Presidente, nè del Direttore Sportivo, tanto da indurlo, per tentare di raggiungerli, a contattare altre persone”. Come riporta “Il Corriere dello Sport“, il gip Salvini, nell’ordinanza, scrive di “rapporti privilegiati con la Lazio” da parte del Mister X Bazzani. La società ha replicato pubblicando una nota ufficiale ufficiale sul proprio sito, e l’avvocato Gian Michele Gentile ha parlato di “sospetti piuttosto fumosi. Bazzani non è una persona che ha mai frequentato la Lazio, non ne sappiamo nulla”. L’avvocato richiama all’ attenzione, nessun tesserato della società è iscritto al registro degli indagati e non ammette illazioni: “Qui si parla di ipotesi e non di fatti, i processi sono diversi dalle accuse. Il presidente cade dalle nuvole”. Ferma la fede dell’avvocato nell’integrità morale di Brocchi: “Se c’è una persona seria nel mondo del calcio è Brocchi. Su di lui non abbiamo niente, non sappiamo chi lo accusa, non sappiamo di cosa sia accusato, se abbia scommesso o se abbia alterato le partite. C’è il Gervasoni di turno che lo accusa? Ma Gervasoni stesso, tanto per fare un esempio, piano piano è stato smentito, si è contraddetto, ha fatto marcia indietro e ciò che ha dichiarato non ha trovato riscontro”.Udinese Lazio dell’8 maggio 2011, è tra le 30 partite finite sotto inchiesta. Uno spareggio champions per le due squadre, che vide i biancocelesti perdere 2-1. Zarate quel giorno tentò un “cucchiaio” su rigore, sul 2-0 per l’Udinese, sbagliò il tiro e la Lazio disse addio alle speranze di qualificazione. Quella partita arrivò prima di Lazio-Genoa (4-2) e Lecce-Lazio (2-4), le gare per le quali è finito nel mirino Mauri. Il Gip Salvini scrive che il portiere dei friulani”ha parato un rigore tirato da Mauro Zarate sulla cui esecuzione, quasi inoffensiva, si rimanda ai filmati”. Gentile è però scettico su ogni punto che chiama in causa i biancocelesti, e predica la calma: “La mentalità dei pubblici ministeri è diversa da quella del giudicante. Per giudicare ci vogliono le prove, per ipotizzare un’accusa basta il sospetto, ma il sospetto non è una prova. Questi teoremi devono concretizzarsi, così sono troppo fantasiosi”.
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